Cosa sono le emozioni. Emozioni primarie e secondarie

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    Che cosa sono le emozioni?

    Le emozioni sono un fenomeno complesso, che include un vasto campo di indagine e se qualcuno ci domandasse di definirlo, sarebbe difficile rispondere in maniera sintetica.

    Le nostre esperienze emotive sono costituite da pensieri, reazioni fisiologiche e impulsi comportamentali. Le emozioni vengono spesso confuse con gli stati d’animo o i sentimenti.

    In realtà, si tratta di processi multifattoriali che hanno a che fare con la nostra vita quotidiana, il modo in cui agiamo e quali scelte compiamo. Sono risposte innate, composte da meccanismi involontari, automatici e simultanei che coinvolgono contemporaneamente mente e corpo.

    L’emozione è un’esperienza psicologica e fisiologica che si manifesta come una risposta della mente e del corpo a uno stimolo interno o esterno. Le emozioni possono essere positive o negative, e includono sentimenti come la felicità, la tristezza, la rabbia, la paura, l’amore e la sorpresa.

    Le emozioni sono spesso accompagnate da cambiamenti fisici nel corpo, come il battito accelerato del cuore, sudorazione, tremori e tensione muscolare. Questi cambiamenti possono essere utili per aiutare una persona a prepararsi ad affrontare una situazione stressante o pericolosa.

    Le nostre emozioni hanno un ruolo essenziale alla nostra sopravvivenza: ci aiutano nella guida, nell’individuazione dei pericoli e nella difesa. Tuttavia, quando l’intensità è esagerata o non riusciamo a riconoscerle, vi è un possibile rischio che si possano ritorcere contro di noi.

    Le emozioni primarie e secondarie sono presenti in ciascuno di noi.

    Più nel dettaglio, le emozioni primarie – quali sorpresa, disgusto, rabbia, paura, e gioia – sono presenti in tutti i mammiferi, mentre negli esseri umani queste emozioni si mescolano e danno origine a emozioni più complesse, definite proprio con il termine di emozioni secondarie – quali ad esempio la vergogna e il senso di colpa. Inoltre, le emozioni secondarie  dipendono dallo stile culturale di appartenenza e tendono a modulare le interazioni sociali.

    In generale, le emozioni sono formate da diverse componenti: quella fisiologica, quella espressiva e quella comportamentale. 

    In questo articolo vediamo più da vicino quali sono e come si sviluppano le emozioni primarie e secondarie.

    Emozioni cosa sono

    Le emozioni sono delle esperienze psicologiche che coinvolgono sia il corpo che la mente. Le emozioni sono scatenate da stimoli interni o esterni, come pensieri, ricordi, situazioni, persone, oggetti, ecc. Per esempio, possiamo provare gioia quando riceviamo un regalo, tristezza quando perdiamo qualcuno, paura quando siamo minacciati, rabbia quando siamo ingiustiziati, ecc.

    Le emozioni hanno diverse funzioni: ci aiutano a comunicare con gli altri, a regolare il nostro comportamento, a motivarci a raggiungere i nostri obiettivi, a valutare le nostre esperienze, a proteggerci dai pericoli, ecc.

    Le emozioni si possono classificare in base a diversi criteri, come la loro intensità, la loro durata, la loro valenza (positiva o negativa), la loro complessità (primarie o secondarie), la loro universalità (condivise da tutti gli esseri umani o specifiche di una cultura), ecc. Le emozioni primarie sono quelle più semplici e innate, come la gioia, la tristezza, la paura, la rabbia, la sorpresa e il disgusto. Le emozioni secondarie sono quelle più complesse e apprese, come la vergogna, l’orgoglio, l’invidia, l’amore, l’odio, ecc.

    Le emozioni si manifestano attraverso diversi canali: le espressioni facciali, il linguaggio del corpo, il tono della voce, il battito cardiaco, la respirazione, la sudorazione, le lacrime, ecc. Le emozioni si possono anche misurare con strumenti scientifici, come l’elettroencefalogramma (EEG), che registra l’attività elettrica del cervello, o il poligrafo (o macchina della verità), che rileva le variazioni fisiologiche associate alle emozioni.

    Le emozioni si possono anche modificare o regolare con diverse strategie, come la ristrutturazione cognitiva (cambiare il modo di interpretare gli eventi), la distrazione (focalizzare l’attenzione su altro), la ruminazione (pensare ripetutamente alla causa dell’emozione), l’espressione (condividere l’emozione con qualcuno), la soppressione (nascondere l’emozione agli altri), ecc. La regolazione emotiva è importante per il nostro benessere psicologico e per le nostre relazioni sociali.

    Emozioni psicologia

    Le emozioni sono esperienze soggettive che coinvolgono aspetti cognitivi, fisiologici e comportamentali. La psicologia studia le emozioni per comprendere come si generano, come si esprimono e come influenzano il benessere delle persone. Esistono diverse teorie sulle emozioni, che ne enfatizzano diversi aspetti, come il ruolo degli stimoli, delle valutazioni, dei processi neurali o delle espressioni facciali.

    Alcune delle emozioni più studiate sono la gioia, la tristezza, la rabbia, la paura e il disgusto, ma esistono anche emozioni più complesse e sfumate, come la vergogna, la gelosia, l’orgoglio e l’invidia. Le emozioni hanno diverse funzioni, tra cui:

    • motivare l’azione: le emozioni ci spingono a compiere determinati comportamenti in risposta agli stimoli ambientali. Ad esempio, la paura ci induce a fuggire o a combattere di fronte a una minaccia, mentre la gioia ci rende più propensi a cercare nuove esperienze o a condividere le nostre risorse.
    • regolare le relazioni sociali: le emozioni ci aiutano a comunicare con gli altri e a stabilire legami affettivi. Ad esempio, la tristezza ci fa sentire il bisogno di conforto e di sostegno, mentre la rabbia ci fa esprimere il nostro dissenso o la nostra frustrazione.
    • facilitare l’apprendimento e la memoria: le emozioni influenzano il modo in cui elaboriamo e memorizziamo le informazioni. Ad esempio, la paura aumenta l’attenzione e la vigilanza, mentre la gioia favorisce la creatività e la flessibilità.
    • modulare il sistema immunitario: le emozioni hanno effetti sul nostro stato di salute fisica e mentale. Ad esempio, la tristezza riduce le difese immunitarie e aumenta il rischio di malattie infettive, mentre la gioia rafforza il sistema immunitario e promuove il recupero da traumi o malattie.

    Emozione definizione

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    La definizione di emozione può variare a seconda della disciplina scientifica che la studia.

    Ad esempio, in psicologia le emozioni sono spesso considerate come processi mentali complessi che coinvolgono cognizione, valutazione e reazioni comportamentali.

    In neuroscienze, invece, le emozioni sono studiate in termini di attività cerebrale e di interazione tra il cervello e il corpo.

    Le emozioni possono influenzare il pensiero, le decisioni e il comportamento di una persona. Possono anche essere contagiose: vedere qualcuno felice può far sentire felici anche gli altri intorno a lui.

    In generale, le emozioni sono un aspetto fondamentale dell’esperienza umana e possono fornire informazioni importanti sulla nostra relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. La loro comprensione e gestione è importante per il benessere mentale ed emotivo delle persone.

    Emozione significato in psicologia

    L’emozione è un fenomeno complesso che coinvolge una serie di processi psicologici e fisiologici. In psicologia, l’emozione viene definita come una risposta affettiva a uno stimolo interno o esterno. Può essere positiva o negativa, e può influenzare il comportamento e le reazioni dell’individuo.

    Le emozioni sono strettamente legate alla percezione, all’attenzione e alla memoria. Ad esempio, se vediamo qualcosa che ci fa paura, il nostro sistema nervoso attiva una serie di reazioni fisiologiche (adrenalina, aumento del battito cardiaco) e comportamentali (fuga o attacco).

    Inoltre, l’emozione può influenzare la nostra capacità di elaborare informazioni: quando siamo emotivamente carichi, tendiamo ad avere una visione più selettiva e limitata delle cose.

    Le emozioni possono essere positive o negative, come la felicità, la tristezza, la rabbia o la paura. Ognuna di esse ha un ruolo importante nella nostra vita e nella nostra salute mentale. Ad esempio, la felicità ci permette di godere delle cose positive della vita e di mantenere buoni rapporti sociali; la tristezza ci aiuta a elaborare i nostri problemi emotivi e a trovare soluzioni; la rabbia ci aiuta a difenderci dalle minacce esterne; la paura ci protegge dai pericoli.

    Inoltre, le emozioni possono influenzare il nostro benessere fisico: uno stato emotivo negativo può causare stress cronico e malattie fisiche correlate; al contrario, uno stato emotivo positivo può migliorare il sistema immunitario e diminuire il rischio di malattie.

    In sintesi, le emozioni sono un aspetto importante della nostra vita psicologica e fisica. La loro comprensione è essenziale per comprendere noi stessi e gli altri. La psicologia ha studiato a fondo questo fenomeno per aiutare le persone a gestire meglio le proprie emozioni e migliorare il loro benessere generale.

    L’emozione è quindi un fattore importante nella nostra vita quotidiana e può influenzare la nostra salute mentale e fisica. Comprendere come funzionano le emozioni ci permette di gestirle in modo efficace, migliorando la nostra qualità di vita.

    La psicologia offre molte tecniche per imparare a riconoscere, esprimere e regolare le emozioni, aiutandoci a vivere in modo più equilibrato ed armonioso con noi stessi e con gli altri.

    Come si esprime l’emozione

    L’emozione è una parte importante della vita umana che ci aiuta a connetterci con il mondo intorno a noi. Tuttavia, esprimere l’emozione può essere difficile per molte persone. Ci sono diverse modalità attraverso le quali si può esprimere l’emozione, e ognuna di esse ha il suo significato.

    Una delle forme più comuni di espressione emotiva è attraverso il linguaggio del corpo. Il modo in cui ci muoviamo, la posizione del nostro corpo e il nostro linguaggio del viso possono tutti rivelare ciò che proviamo. Ad esempio, una persona che si sente triste potrebbe avere le spalle abbassate e lo sguardo rivolto verso il basso.

    Un’altra forma di espressione emotiva è attraverso la parola scritta o parlata. Le parole che scegliamo di usare possono trasmettere un’ampia gamma di emozioni, dalla felicità alla tristezza e alla rabbia. A volte le parole non sono sufficienti per descrivere completamente quello che stiamo sentendo, ma possono aiutare ad avviare una conversazione su come ci sentiamo.

    La creatività può anche essere un mezzo per esprimere l’emozione. La musica, la pittura, la scrittura e altre forme d’arte possono tutte essere utilizzate per trasmettere emozioni complesse. Ad esempio, una canzone triste potrebbe rivelare la disperazione di chi l’ha scritta.

    Infine, l’espressione emotiva può anche avvenire attraverso il contatto fisico. Un abbraccio o una carezza possono trasmettere un senso di comfort e affetto che le parole da sole non riescono ad esprimere.

    In definitiva, l’espressione dell’emozione è un processo personale e unico per ciascuno di noi. Non c’è un modo giusto o sbagliato per farlo, ma è importante trovare modi sani ed efficaci per connettersi con i nostri sentimenti e comunicarli agli altri quando necessario.

    A cosa servono le emozioni?

    Le emozioni hanno diverse funzioni. 

    Innanzitutto hanno una funzione sociale e interpersonale, comunicando le proprie intenzioni attraverso l’espressione. Inoltre, servono a determinare i cambiamenti fisiologici che sono necessari al fine di sostenere le risposte adattive dell’organismo e per preparare all’azione.

    Da un punto di vista esclusivamente cognitivo, le emozioni tendono a influenzare l’attività cognitiva poiché nel momento in cui si attivano vanno a interrompere l’esecuzione dei piani in corso e orientano nuovamente la condotta segnalando nuove priorità. Esse, dunque, servono a rendere una persona pronta a reagire alla situazione ambientale, “settandolo” rapidamente sul piano fisiologico, cognitivo e comportamentale.

    Le emozioni sono anche dei mezzi di comunicazione particolarmente potenti, sia esterni che interni all’individuo.

    Le emozioni sono una parte integrante della nostra vita e ci aiutano a connetterci con il mondo che ci circonda. Esse servono a molteplici scopi, tra cui:

    1) Comunicazione: le emozioni ci permettono di comunicare ciò che proviamo agli altri, consentendo di esprimere sentimenti come la gioia, la tristezza o la rabbia.

    2) Adattamento: le emozioni ci aiutano ad adattarci alle situazioni che incontriamo nella vita. Ad esempio, se siamo spaventati, possiamo reagire in modo appropriato per proteggerci.

    3) Guida del comportamento: le emozioni influenzano i nostri comportamenti e le nostre decisioni. Se siamo felici, saremo più propensi a fare scelte positive e ad avere un atteggiamento positivo verso la vita.

    4) Regolazione: le emozioni possono essere utili anche per regolare i nostri stati d’animo. Ad esempio, se siamo stressati o ansiosi, possiamo utilizzare tecniche come la meditazione o lo yoga per ridurre i livelli di stress e migliorare il nostro stato emotivo.

    In sintesi, le emozioni svolgono un ruolo importante nella nostra vita quotidiana e ci aiutano a comprendere noi stessi e gli altri. Imparare a riconoscere e gestire le nostre emozioni può migliorare la nostra salute mentale e aumentare il nostro benessere complessivo.

    Differenza tra emozione e sentimento

    L’emozione e il sentimento sono due concetti spesso confusi tra loro. Tuttavia, esiste una differenza sostanziale tra i due.

    L’emozione è una risposta immediata del nostro corpo a uno stimolo esterno o interno. Può essere una reazione fisiologica come la sudorazione, il battito accelerato del cuore o un cambiamento nel respiro. Inoltre, l’emozione può essere accompagnata da un sentimento che rappresenta la sua interpretazione soggettiva. L’emozione è quindi qualcosa di temporaneo e instabile, che può durare da pochi secondi a qualche minuto.

    Il sentimento, d’altra parte, è una reazione emotiva più complessa e duratura. È il risultato dell’interpretazione dell’emozione attraverso l’intelletto e l’esperienza personale. I sentimenti possono essere positivi o negativi e possono durare per giorni, settimane o anche mesi.

    In sintesi, l’emozione è una risposta immediata del nostro corpo a uno stimolo, mentre il sentimento rappresenta la nostra interpretazione soggettiva di quell’emozione. L’emozione è temporanea e instabile, mentre il sentimento è più complesso e duraturo.

    È importante distinguere tra emozione e sentimento perché ci consente di comprendere meglio noi stessi e gli altri. Comprendere le nostre emozioni ci aiuta a gestirle in modo appropriato e ad avere relazioni più sane con gli altri.

    Che cosa condizionano le emozioni?

    Le emozioni sono uno stato mentale che condiziona il nostro comportamento e le nostre azioni. Esse sono influenzate da diverse variabili, tra cui l’ambiente, l’esperienza, la cultura, la personalità e lo stato fisico.

    L’ambiente può influenzare le emozioni di una persona in modo significativo. Ad esempio, un ambiente tranquillo e sereno può indurre sensazioni di pace e rilassamento, mentre un ambiente rumoroso e caotico può provocare irritazione e stress.

    L’esperienza di vita svolge un ruolo importante nel plasmare le emozioni di una persona. Le esperienze passate possono condizionare le risposte emotive future, sia positive che negative. Ad esempio, se una persona ha vissuto un’esperienza traumatica in passato, potrebbe sviluppare una forte reazione emotiva negativa quando si trova in situazioni simili.

    La cultura può anche influenzare le emozioni delle persone. Le norme sociali e i valori culturali possono determinare quali emozioni sono considerate adeguate in determinate situazioni. Ad esempio, una cultura che valorizza l’espressione di forti emozioni potrebbe incoraggiare la manifestazione di sentimenti intensi.

    La personalità è un altro fattore che influenza le emozioni delle persone. Alcune persone possono essere più suscettibili a determinati tipi di emozioni rispetto ad altre a causa della loro disposizione naturale o del loro stile di coping.

    Infine, lo stato fisico può condizionare le emozioni delle persone. La stanchezza, la fame o il dolore fisico possono influenzare negativamente lo stato emotivo di una persona.

    In sintesi, molteplici fattori possono influenzare le emozioni delle persone. Comprendere questi fattori può aiutare la gente a gestire meglio le proprie risposte emotive e migliorare il proprio benessere psicologico.

    Che cos’è il senso emozionale

    L’emozione è un complesso stato mentale che coinvolge una gamma di esperienze soggettive, tra cui sentimenti, pensieri, reazioni fisiologiche e comportamenti. È un’esperienza immediata e spesso spontanea che può essere positiva o negativa.

    Il senso emozionale è la capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Questo significa essere consapevoli dei propri sentimenti, riconoscere le emozioni degli altri e reagire in modo appropriato.

    Il senso emozionale è una competenza sociale importante che si sviluppa durante l’infanzia attraverso l’apprendimento dall’ambiente circostante. Tuttavia, può anche essere sviluppato in età adulta attraverso l’auto-riflessione, la pratica della mindfulness e la partecipazione a programmi di formazione sulle competenze emotive.

    Una persona con un forte senso emozionale è in grado di esprimere le proprie emozioni in modo sano ed efficace, riconoscere le emozioni degli altri e rispondere adeguatamente alle situazioni emotivamente cariche. Questa abilità può migliorare la comunicazione interpersonale, ridurre lo stress e aumentare il benessere mentale.

    In sintesi, il senso emozionale è una competenza sociale chiave che permette alle persone di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri in modo efficace. È una capacità che può essere coltivata durante tutta la vita attraverso l’apprendimento continuo e la pratica.

    Che cosa vuol dire emozionarsi

    L’emozione è un’esperienza che tutti noi viviamo quotidianamente. Ci emozioniamo di fronte a eventi importanti, come una laurea, un matrimonio o una nascita, ma anche di fronte a cose apparentemente banali, come un film o una canzone. Ma che cosa vuol dire emozionarsi?

    L’emozione è una risposta emotiva dell’organismo a uno stimolo esterno o interno. Questo stimolo può essere positivo o negativo e la risposta emotiva può essere piacevole o spiacevole. L’emozione coinvolge il nostro corpo e la nostra mente, e si manifesta attraverso reazioni fisiologiche (come il battito accelerato del cuore, la sudorazione, la dilatazione delle pupille) e comportamentali (come il sorriso, le lacrime, la voce tremante).

    Emozionarsi significa dunque entrare in contatto con le nostre emozioni e permettere loro di esprimersi liberamente. Non sempre è facile emozionarsi: spesso ci chiudiamo in noi stessi per paura di essere giudicati o per proteggerci dal dolore. Ma emozionarsi è importante per vivere appieno la vita e connetterci con gli altri. Le emozioni ci aiutano a comprendere i nostri desideri e bisogni più profondi e ci permettono di esprimere la nostra autenticità.

    Tuttavia, è importante anche imparare a gestire le nostre emozioni in modo efficace. Quando le emozioni diventano troppo intense o durature nel tempo possono interferire con il nostro benessere psicologico e fisico. Imparare a riconoscere le proprie emozioni, accettarle senza giudizio e gestirle in modo costruttivo è dunque fondamentale per vivere una vita equilibrata ed emotivamente soddisfacente.

    Che cosa sono le emozioni tema

    Le emozioni sono una parte fondamentale della nostra esperienza umana. Si tratta di reazioni psicofisiologiche che si manifestano in risposta a stimoli esterni o interni, come ad esempio un evento positivo o negativo, una situazione di pericolo o di piacere.

    Le emozioni possono essere classificate in diverse categorie, come la rabbia, la tristezza, la felicità, la paura e molte altre. Ognuna di queste categorie ha una serie di caratteristiche specifiche che le distinguono dalle altre.

    Le emozioni possono essere vissute in maniera diversa da persona a persona, e ciò dipende da vari fattori come l’età, il genere, la cultura e le esperienze passate. Ad esempio, ci sono alcune culture che valorizzano l’espressione delle emozioni in modo più aperto rispetto ad altre.

    Le emozioni possono avere effetti sia positivi che negativi sulla nostra salute mentale e fisica. Ad esempio, l’eccesso di stress causato da un’emozione negativa può portare a problemi di salute a lungo termine come l’ansia e la depressione. D’altra parte, l’esperienza di emozioni positive può portare a un miglioramento del nostro stato d’animo generale e alla riduzione dello stress.

    In generale, è importante riconoscere e gestire le proprie emozioni per mantenere un equilibrio mentale e fisico sano. Ci sono molte tecniche che possono aiutare a gestire le emozioni, come l’esercizio fisico regolare, la meditazione e il supporto sociale.

    In conclusione, le emozioni sono una parte essenziale della nostra vita quotidiana e rappresentano una risposta naturale alle situazioni che incontriamo. Con una buona gestione delle emozioni si può ottenere una maggiore consapevolezza di sé stessi e migliorare la qualità della propria vita.
     

    Emozioni primarie e secondarie: i primi studi di Ekman 

    Nel corso del tempo, moltissimi studiosi hanno cercato di definire e catalogare le emozioni. Uno di questi fu Ekman, uno psicologo americano che nel 2008 ha messo a punto uno studio che tende a dividere le emozioni in due grandi categorie: 

    • emozioni primarie; 
    • emozioni secondarie. 

    Ekman ha raccontato di essere stato in un remoto villaggio sulle alture della Papua Nuova Guinea. Il suo scopo era quello di studiare gli abitanti del posto per verificare se fosse possibile riscontrare anche tra loro le stesse emozioni che provano anche tutti gli altri popoli. Alla vista di Ekman che mangiava del cibo a loro sconosciuto, gli indigeni rimasero stupiti. Uno di loro rimase a guardare lo psicologo statunitense con un’espressione molto particolare. Entusiasta della loro reazione, Ekman fotografò l’espressione di disgusto evidenziata sul volto di questa persona, scrivendo poi: 

    “La fotografia illustra che l’uomo è disgustato dalla vista e dall’odore del cibo che io consideravo appetitoso.” 

    Emozioni primarie: quali sono 

    Fu proprio in questo contesto che lo psicologo americano notò come le espressioni di base fossero universali poiché riscontrabili in popolazioni diverse. A quel punto decise di stilare una lista di emozioni divise in emozioni primarie ed emozioni secondarie.

    Le emozioni primarie sono:

    • paura: si tratta di un’emozione dominata dall’istinto. L’obiettivo di questa emozione è la sopravvivenza della persona a una situazione pericolosa;
    • rabbia: è generata dalla frustrazione che si può manifestare tramite l’aggressività;
    • tristezza: questa emozione viene originata da uno scopo non raggiunto o a seguito di una perdita; 
    • gioia: rappresenta uno stato d’animo positivo e si verifica quando una persona si ritiene che tutti i propri desideri siano soddisfatti; 
    • sorpresa: si origina da un evento inaspettato, seguito dalla gioia o dalla paura;
    • disprezzo: si tratta di un atteggiamento e sentimento di totale mancanza di stima. Inoltre, si caratterizza di un forte rifiuto verso cose o persone, che sono considerate prive di dignità intellettuale o morale;
    • disgusto: è una risposta repulsiva che si caratterizza di una specifica espressione facciale.

    Emozioni secondarie: quali sono 

    Le emozioni secondarie sono le emozioni che prendono vita in seguito alla combinazione delle diverse emozioni primarie. Inoltre, si sviluppano con l’interazione sociale o con la crescita dell’individuo.

    Ecco quali sono:

    • allegria: è un sentimento di viva e piena soddisfazione dell’animo;
    • ansia: rappresenta una reazione emotiva dopo che una persona si è immaginata un pericolo distante, futuro e ipotetico;
    • gelosia: si tratta di uno stato emotivo che deriva dalla paura di perdere qualcosa che già ci appartiene;
    • invidia: è uno stato emozionale in cui una persona sente un forte desiderio di avere ciò che ha un altro individuo; 
    • delusione: rappresenta uno stato d’animo di tristezza che viene provocato dalla constatazione che le speranze e le aspettative coltivate non hanno riscontro nella realtà; 
    • vergogna: si tratta di una reazione emotiva che si prova dopo aver trasgredito le regole sociali;
    • rassegnazione: è una disposizione d’animo di una persona che accetta pazientemente una sfortuna o un dolore;
    • speranza: costituisce la tendenza a pensare che eventi o situazioni siano controllabili e gestibili, quindi indirizzabili verso esiti migliori;
    • nostalgia: rappresenta uno stato di malessere che viene provocato da un desiderio acuto di una cosa o una persona perduta o assente, di un luogo o di una situazione finita che si vorrebbe rivivere;
    • perdono: è una sostituzione delle emozioni negative che seguono un’offesa percepita con delle emozioni positive – come ad esempio la compassione; 
    • offesa: cioè un danno morale che si provoca a una persona attraverso parole o atti; 
    • rimorso: un turbamento psicologico o uno stato di pena sperimentato da una persona che ritiene di aver tenuto azioni o comportamenti contrari al proprio codice morale o ai propri valori.

    Come distinguere le emozioni primarie dalle emozioni secondarie 

    Molti studiosi hanno proposto diversi criteri per riuscire a distinguere le emozioni primarie dalle emozione secondarie. Tuttavia, ecco qual è il metodo più utilizzato: 

    • le emozioni primarie non necessitano di autoconsapevolezza;
    • le emozioni secondarie, essendo molto più complesse delle emozioni primarie, dipendono da un certo grado di introspezione in quanto coinvolgono e implicano il concetto che una persona ha di sé.
    Massimo Franco
    Massimo Franco
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