Metodo: Psicoanalisi, Psicoterapia analitica o Psicodinamica

“Un lavoro di tipo psicoanalitico si deve fare là dove emerge l’inconscio: in piedi, seduto o disteso; durante la seduta, sulla soglia della porta, al capezzale di un letto d’ospedale, ecc.
Ovunque un soggetto sia in grado di far parlare le proprie angosce e i propri fantasmi a qualcuno che si suppone lo ascolti e sia adatto a dare spiegazioni”.

Psicoterapia psicoanalitica o psicodinamica

La psicoterapia psicoanalitica o psicodinamica è una forma metodo di trattamento che ha come obiettivo aiutare le persone a diventare consapevoli delle loro emozioni e dei loro sentimenti, nonché del modo in cui questi influenzano la loro vita.

Si tratta di un approccio olistico alla cura della salute mentale che mira a comprendere come i nostri comportamenti, le nostre scelte e le nostre relazioni sono influenzati dalle nostre esperienze passate e dalle nostre convinzioni interiori.

Dr. Massimo Franco psicologo e psicoterapeuta Ancona

La terapia psicoanalitica o psicodinamica si concentra sull’esplorazione del passato per comprendere il presente, un passato che non è passato ma che ritorna a bussare!

“Il passato che non è passato e che continua a ripresentarsi, a bussare alla nostra porta della coscienza, che preme per essere ascoltato. Il sintomo, come ansia, attacchi di panico, la loro formazione, si nutrono  della materia dell’inconscio”

 Durante le sedute, il terapeuta può incoraggiare il paziente a parlare liberamente della propria vita e ricordare eventi significativi ed esperienze emotive profonde.

Attraverso un’attenta analisi del discorso e tecniche di interpretazione, il terapeuta può aiutare il paziente a identificare le cause profonde del proprio disagio e della propria sofferenza.

Il processo di guarigione può essere lungo ma ripagato dal benessere e dalla crescita personale raggiunte alla fine del percorso. La psicoanalisi è un metodo di conoscenza e di cura della persona attraverso l’esplorazione “dell’inconscio”, nella cui dimensione profonda ed inconsapevole, si nascondono le cause del disagio umano e sociale.

La parte più interiore del nostro essere, in gran parte inconscio, è ricca di emozioni, ricordi, pensieri, pulsioni ed è in costante trasformazione. L’analista e il paziente esplorano insieme questo universo, sondando le cause più profonde dei comportamenti che spesso, sono all’origine del proprio malessere.

La psicoanalisi,o la Psicoterapia Psicoanalitica è uno strumento di decodifica dei comportamenti umani, frutto della mediazione tra realtà interna ed esterna del soggetto.

Se il paziente VUOLE conoscere in maniera profonda l’origine del proprio disagio, la Psicoterapia Psicoanalitica gli permette di riuscirci.

Nell’affermazione di Freud, “Dove c’era l’Es, ci dovrà essere l’Io”, appare ancora più evidente il processo che la psicoanalisi compie nel far emergere alla coscienza contenuti che non sono affatto coscienti. Pertanto, ciò che la mente consapevolmente suppone di conoscere, in realtà, non corrisponde al sapere nella sua totale pienezza. L’inconscio diviene così, il soggetto dal quale attingere la conoscenza. Condizioni patologiche come ansia, fobie, o disturbi sociali, rappresentano, ad esempio, sintomi manifesti di un conflitto interiore.

Portare alla luce i contenuti della dimensione inconscia è quindi importante al fine di ripristinare un equilibrio interiore.

La psicoanalisi richiede al terapeuta un lungo apprendistato, sottoponendosi per primo ad un percorso psicoanalitico, con l’obiettivo di sperimentare su di sé il malessere e i conflitti di cui le persone soffrono.

Differenza psicoanalisi-psicoterapia analitica

PsicologoPsicoterapeuta Ancona Dr. Massimo Franco
Recensioni Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

Come già approfondito in precedenza, la Psicoterapia Psicoanalitica costituisce un trattamento psicoterapeutico fondato sulla teoria e sul metodo psicoanalitico.

Essa si discosta dalla psicoanalisi comunemente intesa, esclusivamente nella frequenza e nella durata degli incontri, in quanto, prevede un numero di sedute minore, con una durata altrettanto inferiore.

Sia per la psicoanalisi che per la psicoterapia analitica o psicodinamica, lo psicoterapeuta deve aver acquisito il titolo in una scuola riconosciuta dal MIUR , essersi sottoposto ad una analisi personale, ed aver seguito casi clinici sotto la supervisione di uno psicoanalista-psicoterapeuta nominato dalla scuola.

Il fondamento della terapia psicoanalitica nasce dalla conoscenza approfondita e sistematica della gestione di Transfert e Controtransfert, meccanismi propri della relazione tra paziente e terapeuta

Efficacia della Psicoterapia Psicoanalitica

Sempre più frequentemente, si diffonde l’infondata informazione che la terapia Cognitivo-Comportamentale sia quella “più efficace” basata sulle evidenze scientifiche

In realtà, da anni, si assiste ad una vera e propria “Disinformazione”, basata e sviluppata su importanti “omissioni” e “verità parziali”.

Cosa dicono le ricerche e come stanno veramente i fatti?

Negli ultimi decenni, mentre la terapia Cognitivo-Comportamentale cercava di accreditarsi utilizzando “evidence based “ (Prove di Efficacia), misurando e pubblicando i risultati dei trattamenti, le terapie Psicodinamiche hanno prestato poca attenzione a questi aspetti sperimentali.

Praticabilità di “evidence based” nei differenti modelli di Psicoterapia. 

Le psicoterapie che hanno praticato “evidence based” (come la terapia Cognitivo-Comportamentale e la terapia Breve Strategica) operano su obiettivi limitati , si focalizzano infatti esclusivamente sulla remissione del sintomo: questo fatto rende facilmente applicabile una pratica “evidence based” dei cambiamenti e l’utilizzo dei “gruppi di controllo” (nel lavoro sperimentale il “gruppo di controllo” è la comparazione dei risultati del gruppo trattato con un gruppo identico – in questo caso con lo stesso sintomo – ma che non ha ricevuto nessun trattamento psicoterapeutico).

La psicoterapia psicodinamica lavora su una maggiore complessità ed ha problemi a ridurre tale complessità per misurarla con gli stessi strumenti (evidence based) senza svuotare e svalutare l’approccio stesso.

I risultati delle ricerche effettuate con il metodo evidence based sono stati pubblicati come prove di efficacia e sostenute per affermare la mancanza di efficacia e scientificità delle Psicoterapie Psicodinamiche. 

I dati sono stati diffusi senza precisazione alcuna di mancanza di raffronto con le terapie psicodinamiche; sono stati utilizzati come prove di superiorità rispetto ad altre psicoterapie e per affermare il proprio approccio sul mercato delle psicoterapie.

Dire che “qualcosa funziona” non è la stessa cosa di dire che “qualcosa funziona meglio di qualcos’altro”.

Questa informazione “parziale” è quindi diventata “disinformazione” quotidianamente alimentata da taluni operatori del settore e dalle scuole stesse che ne traevano beneficio in termini pubblicitari.

Sulla presunta superiorità delle psicoterapie Cognitivo-Comportamentali, gli studi più recenti stanno dimostrando il contrario. 

Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi studi sui risultati delle terapie Psicodinamiche (sia a breve termine, sia a lungo termine) che mostrano valori molto positivi e che mettono totalmente in discussione la presunta superiorità delle terapie Cognitive-Comportamentali.

J. Shedler “The efficacacy of psychodynamic psychotherapy” pubblicato su American Psychologist (2010),

Tra questi, J. Shedler in “The efficacacy of psychodynamic psychotherapy” pubblicato su American Psychologist (2010), dimostra che la “dimensione del risultato” (l’effect size) della terapia Psicodinamica è pari, se non superiore, a quella di altre terapie evidence based.

Inoltre, i pazienti trattati con la Psicoterapia Psicodinamica mantengono maggiormente i risultati nel tempo e continuano a migliorare dopo la fine della terapia.

Per essere più precisi, l’effect size della terapia Psicodinamica varia da 0.69 a 1.46, mentre quello della terapia Cognitivo-Comportamentale varia da 0.58 a 1.00.

Infine, altro dato molto importante, l’effect size della terapia farmacologica nella depressione è risultato essere molto più basso: varia da 0.17 a 0.31.

The efficacy of psychodynamic psychotherapy. American Psychologist, February-March, vol. 65, n°2, 98-109.

Le evidenze empiriche disponibili dimostrano che la ‘dimensione del risultato’ (effect size)delle terapie psicodinamiche è pari, se non superiore, a quella di altre psicoterapie ‘basate sull’evidenza’ (evidence based).

I pazienti trattati con una terapia psicodinamica mantengono maggiormente i risultati nel tempo e continuano a migliorare dopo la fine della terapia.

In molti studi è stato anche dimostrato empiricamente che l’efficacia delle terapie non-psicodinamiche è spesso da ascrivere al fatto che i terapeuti utilizzano tecniche che da sempre caratterizzano l’approccio psicodinamico.

L’opinione secondo cui gli approcci psicodinamici non sono efficaci non è dunque in accordo con i dati della ricerca scientifica. 

Che cos’è la relazione terapeutica

E’ il rapporto che intercorre tra il paziente e lo Psicoterapeuta e che nasce e cresce su una forza emotivamente importante, chiamata Transfert. Questo meccanismo inconscio che si caratterizza nella trasposizione di sentimenti, emozioni e idee sul terapeuta, viene esternato con modalità relazionali facenti parte di un tempo passato che tuttavia, non lo è poiché ritorna attraverso conflitti inconsci non risolti.

Il transfert è caratterizzato da temi ripetitivi e schemi relazionali del paziente che fa emergere nelle proprie relazioni interpersonali.

Tali modalità tendono a stabilirsi anche nell’ambito del colloquio clinico, nonostante avvenga attraverso forme più complesse, silenti e “mascherate”.

La frequenza di temi interpersonali nel rapporto terapeutico, concede la possibilità irripetibile per poterli esaminare e rielaborare nel momento stesso in cui emergono.

La finalità di ciò è sviluppare una maggiore capacità di adattamento nei rapporti sociali ed una più rilevante capacità di appagare i propri bisogni socio-affettivi.

Con quali modalità l’assistito entra in relazione con gli altri? Che percezione ha di sé rispetto agli altri? Come percepisce gli altri rispetto a sé?

Lo sviluppo del senso di sé e i tratti adattivi della personalità si sviluppano nell’ambito delle relazioni di attaccamento e le fragilità psicologiche, spesso, si manifestano quando delle relazioni interpersonali conflittuali, ostacolano la capacità di soddisfare i propri bisogni emotivi.

Modelli relazionali ricorrenti

Uno dei principali compiti svolti dagli analisti è proprio quello di intercettare ed analizzare temi e modelli ricorrenti nei pensieri, nei sentimenti e nelle relazioni interpersonali del paziente.

Vi sono casi, ad esempio, in cui la persona pur essendo consapevole della messa in atto di comportamenti per lui dannosi, non è in grado, nonostante ciò, di evitarli.

In altre situazioni, invece, il paziente necessita dell’aiuto del terapeuta per condurre ad un livello di consapevolezza i suoi modelli ricorrenti, in quanto non in grado di riconoscerli e acquisirne il significato.

Interesse per il passato che persiste come presente: il ritorno del rimosso

Dr. massimo Franco psicologo e Psicoterapeuta Ancona

Rispetto al riconoscimento dei temi e degli schemi ricorrenti, si da significativa rilevanza alle esperienze precoci con le figure di attaccamento: l’interesse verso il passato, tuttavia, non è una ricerca sterile poiché è in grado di mettere in luce il rapporto che intercorre tra passato e presente e, soprattutto, il modo in cui il passato continua ad esistere nel tempo presente.

Scavare nel trascorso del paziente facilita questi nell’emancipazione dai vincoli che si sono sedimentati nelle esperienze remote per vivere interamente il tempo corrente.

Analisi delle difese psichiche

In parole semplici, riguarda la ricerca e l’approfondimento dei modi con cui un soggetto cerca di sottrarsi a pensieri e sentimenti disturbanti che percepisce come fonte di sofferenza o preoccupazione.

In terapia questo meccanismo di elusione può assumere forme grossolane come ad esempio sedute saltate, ritardi, discorsi evasivi, oppure, prendere aspetti più latenti e di difficile individuazione, come cambiare improvvisamente discorso, concentrarsi su cause esterne del proprio conflitto anziché sul ruolo decisivo di sé negli eventi, ecc…

Gli psicoanalisti o psicoterapeuta analitico sono specializzati per focalizzarsi attivamente nell’intercettare e conoscere le difese psichiche.

Sfera emotiva

 Il terapeuta sostiene il paziente nel far emergere emozioni e sentimenti, in special modo, quelli la cui natura è ambigua, contrastante, o semplicemente, difficili da esternare perché indicibili.

Nel lavoro psicoanalitico, esiste la cognizione che la comprensione intellettuale non corrisponde ad una percezione emotiva, i cui risultati si intuiscono a livello profondo, innescando cambiamenti radicali.

Esplorazione della dimensione fantasmatica

Rispetto ad altre terapie, dove il terapeuta può guidare il colloquio, nel trattamento psicoanalitico la persona viene sollecitata a parlare con grande libertà di tutto ciò che viene in mente, a prescindere dalla pertinenza o dall’accettabilità dei contenuti esternati. Si tratta di un passaggio molto complesso, che richiede tempo e un considerevole aiuto da parte del terapeuta. 

Tuttavia, nel momento in cui il paziente è in grado di fare ciò, i pensieri si liberano naturalmente, spaziando in vari ambiti della psiche, come desideri, fantasie, paure e sogni.

Ciò costituisce una ricca fonte di informazioni rispetto a come la persona percepisce se stessa e le persone che la circondano, a come interpreta le esperienze vissute  e a come tutto questo possa interferire sulla capacità di dare significato e appagamento alla propria vita.

Perché scegliere uno psicoterapeuta psicanalitico o psicodinamico

La psicoanalisi propone un metodo di cura “profonda”, che se intrapreso in maniera appropriata, consente di rilevare le cause del malessere psichico, il quale può esternarsi attraverso una serie di sintomi.

Questi ultimi possono essere di natura psichica, (ad esempio, le fobie, la depressione Ansia Attacchi di panico ferita narcisistica ), oppure, psicosomatica, (disturbi sessuali quali la disfunzione erettile, eiaculazione precoce, vaginismo, ecc..).

Gli stessi rappresentano solo la punta di un iceberg: ciò che è manifesto è molto meno di quanto è celato al di sotto dell’apparenza. Scoprire cosa si nasconde dietro al sintomo è possibile solo attraverso un valido percorso di tipo psicoanalitico. Per la psicoanalisi resta essenziale occuparsi della persona prima ancora dei disturbi e delle patologie.

Il paziente attraverso i sintomi, esprime un malessere proprio, di cui non è consapevole. Il sintomo che è la reazione psichica ad un mancato equilibrio inconscio, diviene il compromesso all’interno del conflitto, pur provocando disagio. 

Il percorso psicoanalitico, o la psicoterapia analitica, ha lo scopo di intercettare le cause profonde e inconsce del malessere da cui il sintomo trae nutrimento, dando la possibilità alla persona l’opportunità di compiere scelte più adeguate.

Seppure non si tratti di un iter semplice, la psicoanalisi o psicoterapia analitica, resta un percorso meraviglioso, in cui è possibile prendersi cura di sé e sentirsi realmente ascoltati.