FOMO: la paura di essere tagliati fuori

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    FOMO è l’acronimo di Fear of missing out, che letteralmente si traduce nella “paura di essere tagliati fuori”. La FOMO indica una particolare forma d’ansia eccessiva che si basa sul continuo desiderio di essere sempre in contatto con le attività che gli altri  svolgono e dalla paura di esserne esclusi. 

    L’Istituto europeo dipendenze ha spiegato come questo desiderio nasca dal bisogno del tutto naturale di relazione, di comunicare, di sentirsi parte di un gruppo, e di stare con l’altro in un ambito circoscritto. Tuttavia, questo desiderio può trasformarsi in un vero e proprio disturbo.  

    FOMO: origine evolutiva 

    A livelli moderati, la FOMO è una sensazione che è sempre esistita e in cui tutti noi possiamo riconoscerci. Pensiamo al bambino che per non perdersi nulla di quello che succede intorno non vuole andare a dormire, oppure all’anziano che desidera avere un nipotino come tutti i suoi coetanei. 

    Tuttavia, possiamo ricondurre la diffusione del disturbo a diversi fattori: alcuni sono sempre esistiti, altri sono legati al tipo di società in cui viviamo, mentre altre ancora dipendono da caratteristiche individuali. 

    Nella nostra evoluzione, abbiamo infatti sviluppato una vera e propria necessità di essere inclusi in un gruppo, all’interno del quale poter condividere protezioni e informazioni. Restare esclusi dal clan, in passato voleva dire cava diminuire le probabilità di sopravvivere. Oggi l’essere umano si è liberato di questa ansia della sopravvivenza, ma la sua biologia è rimasta inalterata, portando l’ansia da esclusione a riversarsi su altri aspetti della vita – seppur meno essenziali.

    FOMO: caratteristiche principali

    Con la diffusione degli smartphone e l’avvento dei social network, negli ultimi anni la FOMO sta diventando un vero problema, soprattutto tra giovani e adolescenti, tanto da essere non soltanto diventata oggetto di studi psicologici, ma anche classificata come una nuova forma di ansia.

    Di seguito troviamo le due caratteristiche principali:

    • ansia che gli altri possano vivere delle esperienze più piacevoli e gratificanti in cui non ci siamo: un esempio è il pensare in continuazione “Cosa stanno facendo gli altri? Senza di me si stanno divertendo?”;
    • desiderio di essere in costante contatto con gli altri tramite l’uso dei social network. La risposta a questa ansia si ha attraverso l’aggiornamento e il controllo compulsivo dello smartphone, per vedere cosa stanno facendo le altre persone. In questo modo viene interrotta continuamente l’attività che si sta svolgendo. 

    Come si manifesta e quali sono i fattori di rischio

    La FOMO si manifesta attraverso: 

    • senso di stanchezza;
    • stress;
    • problemi di ansia;
    • depressione;
    • abitudini poco funzionali – ad esempio basso rendimento a lavoro o a scuola, oppure scarsa attività fisica; 
    • incapacità di prendere decisioni.

    Ad oggi gli adolescenti rappresentano la categoria più a rischio, in quanto fanno un uso intenso dei social network e quindi sono più esposti a questa paura. Inoltre, anche chi è poco soddisfatto della propria vita o delle proprie relazioni e chi soffre di ansia e depressione, risulta essere più a rischio di questo fenomeno.

    Quando si parla di FOMO, una bassa autostima, la solitudine e la noia possono essere dei fattori di rischio.

    Sintomi 

    Di seguito, un elenco dei principali sintomi legati alla paura di essere tagliati fuori: 

    • forte ansia quando non si conosce ciò che fanno i propri familiari e/o amici;
    • sentire che è impossibile disconnettersi dai social network quando si sta vivendo un’attività particolarmente stimolante e divertente. Alcuni esempi sono postare foto di un’esperienza mentre la si vive, oppure commentare una serie mentre la si guarda;
    • uso eccessivo dei social network per non perdersi tutto ciò che fanno gli altri e quello che succede; 
    • paura di non essere abbastanza importante sui social;
    • avere il bisogno costante di postare sui social tutto ciò che si sta facendo, evitando però di mostrare aspetti negativi; 
    • sentirsi preoccupati quando si è a conoscenza del fatto che i propri amici si divertono e si divertono molto senza di te;
    • sentirsi arrabbiati e infastiditi quando parenti e amici parlano di un evento a cui non hai potuto partecipare;
    • temere che le persone intorno a te vivano esperienze più stimolanti e soddisfacenti;
    • provare rabbia e frustrazione quando, a causa degli impegni familiari e/o del lavoro, non si può prendere parte ai piani sociali. 

    FOMO: come affrontare la paura di essere tagliati fuori 

    È possibile superare la paura costante di essere tagliati fuori? 

    Assolutamente sì, ma è necessario attuare alcuni cambiamenti quotidiani. Se non si dovessero riscontrare miglioramenti, il consiglio è quello di affidarsi ad un professionista

    Se pensi di soffrire di FOMO, ecco cosa puoi fare per affrontarla.

    Cambia la prospettiva 

    Dietro alla FOMO è possibile individuare un vero e proprio paradosso: per via della paura di perdersi delle esperienze e di essere tagliati fuori, si rischia di passare il tempo a guardare ciò che gli altri fanno senza in realtà vivere quello che si sta  facendo

    Facciamo un esempio.

    La festa a cui stai partecipando potrebbe essere davvero divertente, ma continuare a pensarci e guardarne compulsivamente le foto impedisce di godersi la serata organizzata. In altre parole, si sta perdendo non una, ma due esperienze!

    Pratica la gratitudine

    Cerca di pensare alle cose della tua vita di cui sei grato e che ti piacciono. Per farlo può essere utile tenere un diario in cui scrivere quotidianamente le cose che più ti sono piaciute della giornata appena trascorsa. 

    Concediti una pausa con un’attività piacevole

    Prova a interrompere il flusso di pensieri negativi facendo un’attività che ti piace. Puoi fare qualche esercizio fisico, ascoltare musica o concederti una passeggiata rilassante.  

    Rimani concentrato su di te

    Non cercare il confronto con ciò che fanno gli altri. Piuttosto concentrati sulle cose che ti piacciono, in modo da scegliere soltanto tra le attività che per te sono più importanti

    Coltiva la consapevolezza

    Se tendi a viaggiare altrove con la mente, vivere nel presente è un buon esercizio. Ad esempio, praticare la mindfulness può aiutarti ad essere più consapevole delle tue sensazioni ed emozioni, a concentrarsi sul “qui e ora” e ad evitare di cadere in meccanismi ripetitivi.

    Rivolgiti a uno specialista

    Se dovessi sentire un forte disagio, il consiglio è quello di contattare un professionista che ti aiuti a comprendere meglio la tua situazione, per affrontarla al meglio e riprendere in mano la tua vita. 

    Massimo Franco
    Massimo Franco
    Articoli: 416