Senso di colpa Freud e la visione psicoanalitica

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    Il senso di colpa è un sentimento spiacevole e profondo che sperimentiamo quando riteniamo di aver causato un danno intenzionalmente o involontariamente.

    Freud considerava il senso di colpa come una delle caratteristiche dell’umanità civilizzata, un’emozione importante che segnalava un conflitto interno tra il nostro Io (il nostro sé osservatore) e il nostro Super-io (la nostra coscienza).

    In psicologia il senso di colpa è un sentimento umano che, collegato alla colpa, intesa come il risultato di un’azione o di un’omissione che identifica chi è colpevole, reale o presunto, di trasgressioni a regole morali, religiose o giuridiche, si manifesta a chi lo prova come una riprovazione verso sé stessi.

    Il senso di colpa patologico, invece, è un disturbo psicologico che si caratterizza per un’eccessiva e ingiustificata sensazione di colpa che può manifestarsi anche in assenza di una precisa motivazione o di un comportamento scorretto da parte dell’individuo.

    Le persone affette da questo disturbo tendono a sentirsi responsabili per eventi che non dipendono da loro o per situazioni in cui l’errore è stato compiuto da qualcun altro. Spesso il senso di colpa patologico può essere associato ad altri disturbi psicologici come la depressione, l’ansia e il disturbo ossessivo-compulsivo.

    Il senso di colpa patologico può avere conseguenze negative sulla vita quotidiana dell’individuo, interferendo con le relazioni interpersonali e causando una diminuzione dell’autostima. In alcuni casi estremi, può portare anche a pensieri e comportamenti suicidi.

    Il trattamento del senso di colpa patologico prevede l’intervento di uno psicoterapeuta.

    Senso di colpa Freud e la psicoanalisi

    Il senso di colpa è un concetto centrale nella teoria psicoanalitica di Freud. Secondo Freud, il senso di colpa nasce dal conflitto tra l’Es, la parte istintiva e irrazionale della personalità, e il Super-io, la parte morale e normativa. Il senso di colpa si manifesta come una forma di autocritica e di rimorso per aver violato le norme imposte dal Super-io.

    Freud distingue tra due tipi di senso di colpa: il senso di colpa conscio, che deriva dalla consapevolezza di aver commesso un’azione sbagliata, e il senso di colpa inconscio, che deriva da desideri repressi e inconfessabili. Il senso di colpa inconscio è più profondo e più difficile da elaborare, poiché richiede di affrontare le proprie pulsioni primordiali. Freud sostiene che il senso di colpa è alla base di molti disturbi psichici, come la nevrosi, la depressione e il masochismo.

    Per esempio, una persona nevrotica può provare un forte senso di colpa per aver tradito il proprio partner, anche se non lo ha fatto realmente, ma solo immaginato. Una persona depressa può provare un costante senso di colpa per non essere all’altezza delle aspettative altrui o per aver causato del male a qualcuno. Una persona masochista può provare piacere nel soffrire o nel farsi umiliare, come una forma di espiazione per i propri peccati.

    Per superare il senso di colpa, Freud propone la psicoanalisi, un metodo terapeutico basato sull’interpretazione dei sogni, delle libere associazioni e dei lapsus. Attraverso la psicoanalisi, il paziente può prendere coscienza delle proprie motivazioni inconsce e liberarsi dalla loro influenza negativa.

    Senso di colpa patologico cura: la psicoterapia psicodinamica

    Il senso di colpa patologico è una condizione psicologica caratterizzata da un’autoaccusa eccessiva e irrazionale, che provoca sofferenza e compromette il funzionamento della persona. Si tratta di un disturbo che può avere diverse origini, tra cui traumi infantili, conflitti intrapsichici, rigidità morale o bassa autostima.

    Per esempio, una persona che ha subito abusi da bambino può sentirsi colpevole di aver provocato o meritato il maltrattamento, oppure una persona che ha vissuto un lutto può sentirsi colpevole di aver sopravvissuto o di aver provato gioia dopo la perdita.

    La psicoterapia psicodinamica è un approccio terapeutico che mira a esplorare le cause profonde del senso di colpa patologico, attraverso l’analisi della relazione tra il paziente e il terapeuta, e la rielaborazione delle esperienze emotive che hanno generato il disturbo.

    L’obiettivo della psicoterapia psicodinamica è di aiutare il paziente a riconoscere e modificare i suoi schemi mentali distorti, a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, e a ridurre il senso di colpa patologico, favorendo una maggiore accettazione e integrazione di sé.

    Senso di colpa patologico

    Esistono diverse situazioni in cui il senso di colpa non può più essere considerato come un sentimento sano e del tutto naturale, ma assume connotazioni limitative e del tutto negative. In tutti questi casi, il senso di colpa viene definito come patologico ed è necessario valutare quali strategie o interventi mettere in azione per limitare i danni di questa tipologia di senso di colpa. 

    Quando il senso di colpa inizia a presentarsi in modo non naturale, uno dei principali motivi è quello per cui chi lo prova non ha fatto nulla per cui dovrebbe sentirsi in colpa. In sostanza, la persona tende a immaginare che le persone con cui ha interagito o è stato in relazione in realtà si aspettassero qualcosa da lui. 

    Facciamo qualche esempio. 

    Ci sono persone che si sentono in colpa perché hanno deciso di andare in vacanza mentre parenti e amici erano al lavoro, oppure hanno rifiutato un invito.

    In questi casi il senso di colpa tende a nascere in quanto la persona ritiene che i propri comportamenti siano stati scorretti. In realtà ha solo mantenuto un comportamento del tutto consono alla situazione.

    Senso di colpa: quando diventa patologico  

    Il senso di colpa diventa patologico nel momento in cui non ha alcun motivo di nascere, ovvero quando la nostra coscienza si sofferma su un evento o una situazione in cui in realtà abbiamo avuto un comportamento adatto, senza causare dolore ad altre persone e senza ferire nessuno. 

    Quindi, perché in queste situazioni insorge il senso di colpa?  

    Le motivazioni possono risiedere nella depressione. La persona tende a sentirsi costantemente inadatta, poiché pensa di non essere all’altezza nell’affrontare gli ostacoli che si incontrano nella vita o le normali questioni quotidiane.

    Anche coloro che soffrono del desiderio di onnipotenza si sentono spesso in colpa. Ad esempio coloro che ritengono di doversi occupare di chiunque e/o di qualsiasi problema si sviluppi nel rapporto familiare o di coppia. Queste persone non delegano mai gli altri, facendosi carico di problematiche e impegni propri e degli altri. 

    Infine, anche i soggetti ansiosi si sentono spesso in colpa, poiché non si sentono mai all’altezza della situazione.

    Il senso di colpa traumatico

    Il senso di colpa traumatico è un particolare tipo di senso di colpa. Si presenta nelle persone che hanno subito un trauma, generalmente non per loro personale responsabilità, bensì a causa del comportamento di altri. In questi casi, la “vittima” prova umiliazione, vergogna, rabbia, ma anche un senso di colpa. Solitamente, ciò avviene in quando chi è vittima di un qualsiasi sopruso tende a ricercarne motivazioni e cause.

    Nella maggior parte dei casi, lo stato traumatico porta a biasimare se stessi, fino ad arrivare a considerare il proprio comportamento come una delle cause del sopruso. Inoltre, vi sono anche vittime che si sentono in colpa perché sopravvissute a un evento traumatico rispetto a coloro che non ce l’hanno fatta. 

    Ad ogni modo, stiamo parlando di sentimenti particolarmente complessi, che nascono in situazioni di elevata stimolazione emotiva. Ecco perché non è semplice riuscire a risolverli. 

    Senso di colpa patologico: come superarlo 

    Quando il senso di colpa diventa patologico, è fondamentale affidarsi ad un professionista. Se il senso di colpa è passeggero e si risolve in modo semplice e naturale, ma siamo davanti a situazioni in cui questo sentimento nasce per motivi di cui non siamo direttamente responsabili, ecco che la situazione potrebbe essere più complessa. 

    Soltanto con l’aiuto di un professionista è possibile comprendere fino in fondo quali sono le sensazioni, gli eventi e i sentimenti che ci hanno portato a sentirci in colpa.

    Senso di colpa cos’è 

    Tutti noi conosciamo il senso di colpa, anche se in forme e intensità diverse. Il senso di colpa può essere definito come un sentimento che nasce nel momento in cui si comprende di: 

    • aver deluso le aspettative degli altri; 
    • aver contravvenuto una regola; 
    • non aver svolto ciò che avremmo dovuto; 
    • aver fatto soffrire qualcuno a causa delle proprie azioni. 

    In sé per sé considerato, il senso di colpa rappresenta un sentimento positivo, ad esempio quando ripensiamo alle azioni che abbiamo fatto durante la giornata e la nostra coscienza ci avverte che abbiamo fatto qualche “errore”.

    Questo perché la maggior parte delle persone tende a ragionare secondo una precisa separazione tra ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato. Nel momento in cui si compie un’azione sbagliata, ecco che ci sentiamo in colpa. Ciò ci consente di valutare a freddo una determinata situazione, cercando un modo per rimediare all’errore commesso.

    Senso di colpa cause

    Il senso di colpa può essere un’esperienza molto difficile da affrontare. Si tratta di un sentimento complesso che può avere origini differenti.

    Una delle principali cause del senso di colpa è l’autocritica eccessiva, il fatto di essere troppo severi con se stessi o di dare troppa importanza agli errori commessi. La pressione sociale, le aspettative degli altri e la mancanza di fiducia in se stessi possono anche influenzare il nostro modo di pensare e sentire, portandoci a provare rimorso per cose che non abbiamo fatto o che non abbiamo detto.

    Il senso di colpa può anche nascere dall’aver infranto le regole sociali o morali, oppure da un conflitto interiore tra i nostri desideri e valori personali. A volte il senso di colpa può derivare da noi stessi o dalle persone più vicine a noi, come i familiari o gli amici.

    L’esperienza della perdita, l’incapacità di raggiungere gli obiettivi o l’essere sottoposti a un trauma possono anche causare sentimenti di rimorso. Indipendentemente dalle cause, è importante imparare a gestire queste emozioni negative in modo sano.

    Senso di colpa sintomi

    Il senso di colpa è un’emozione complessa che può avere diversi sintomi.

    I più comuni sono stati di ansia, rimorso, rimuginare sugli errori, sensazione di vergogna, mancanza di autostima e di fiducia in sé stessi, incapacità di prendere decisioni o pensieri ricorrenti che provocano sentimenti negativi.

    Inoltre, alcune persone possono soffrire di insonnia, irritabilità e attacchi di panico. Un senso di colpa può anche portare a problemi fisici come dolori muscolari, mal di testa e disturbi digestivi.

    Se non trattato correttamente, il senso di colpa può portare a depressione e problemi relazionali. È quindi fondamentale riconoscere i propri sintomi e imparare come affrontarli in modo appropriato.

    Senso di colpa in psicoanalisi

    Il senso di colpa è un sentimento spiacevole e profondo che sperimentiamo quando riteniamo di aver causato un danno intenzionalmente o involontariamente. In psicoanalisi, il senso di colpa è considerato una delle emozioni più complesse e fondamentali.

    Secondo la psicoanalisi, il senso di colpa è spesso legato alla paura di essere puniti o alla perdita dell’amore e dell’approvazione degli altri. Tuttavia, la sensazione può anche essere legata a un senso di inferiorità o al desiderio inconscio di punire se stessi.


    Un’altra teoria psicoanalitica sulla natura del senso di colpa afferma che il disagio deriva da un conflitto interiore tra impulsi inconsci ed esigenze sociali.

    Secondo questa teoria, esiste un conflitto tra le nostre premesse morali interiorizzate, che cercano l’autorealizzazione attraverso l’espressione della nostra individualità, e la necessità di aderire alle norme socialmente accettate che regolano i comportamenti umani.

    Questo conflitto può generare sentimenti di vergogna o rimorsi quando le nostre azioni non soddisfano le nostre aspettative morali interiorizzate.

    Infine, alcuni studiosi sostengono che il senso di colpa sia legato alla paura della morte.

    Secondo questa teoria, quando riusciamo a renderci conto che la morte è inevitabile e ineluttabile, ci sentiamo in colpa per aver sprecato la nostra preziosa vita terrena con azioni egoistiche o immorali. Quest’ultima è forse la teoria più profonda sulla natura del senso di colpa in psicoanalisi.

    In conclusione, il senso di colpa è un sentimento complesso che può avere diverse origini e significati in base alla prospettiva della psicoanalisi: dalla paura della punizione fino all’inevitabilità della morte.

    Senso di colpa. La prospettiva Psicoanalitica

    Il senso di colpa è un’emozione complessa che può essere definita come il sentimento di responsabilità o di vergogna per aver commesso un’azione che va contro i propri valori morali.

    Secondo la prospettiva psicoanalitica, il senso di colpa nasce dalle aspettative e dai principi morali internalizzati nell’infanzia. All’interno della famiglia, i genitori insegnano al bambino le regole sociali ed etiche. Se il bambino trasgredisce queste norme, sperimenterà un senso di colpa.

    La prospettiva psicoanalitica sostiene inoltre che il senso di colpa sia un meccanismo di difesa contro le pulsioni istintuali. In altre parole, a volte, è difficile resistere alla tentazione, quindi sentiamo un forte senso di colpa per essere stati deboli e aver ceduto a queste pulsioni. Il senso di colpa può anche essere causato da pensieri o sentimenti inconsci che vengono rifiutati o reinterpretati.

    Ad esempio, se si provano sentimenti di invidia o rabbia nei confronti della propria famiglia o della propria comunità, questo può generare un profondo senso di colpa per non aver rispettato i propri valori morali.

    Inoltre, secondo alcune teorie psicoanalitiche il senso di colpa è strettamente legato alla presenza di sentimenti di vergogna o umiliazione. Ad esempio, si ritiene che quando qualcuno prova un senso di colpa, questo sia collegato a sentimenti profondamente radicati come l‘insicurezza e la paura del giudizio degli altri.

    Il senso di colpa può derivare anche da emozioni più complesse come la rabbia o l’invidia che non vengono espresse direttamente. In questo caso, le persone possono provare un forte senso di colpa per aver trattenuto le proprie emozioni negative e averle interiorizzate invece che affrontarle apertamente.

    D’altra parte, secondo alcuni studiosi il senso di colpa può anche essere considerato come un meccanismo protettivo utile per far fronte alla sofferenza interiore e rimuovere la percezione delle proprie azioni malvagie o peccaminose. In questo caso, il senso di colpa assume un ruolo positivo e può contribuire ad aumentare la consapevolezza personale e ad ampliare le nostre capacità auto-risolutive.

    In conclusione, è importante notare che il senso di colpa è un sentimento complesso e difficile da comprendere.

    Secondo la psicoanalisi, è importante esplorare a fondo le ragioni sottostanti alla formazione del senso di colpa per cercare meccanismi utili alla risoluzione del problema e al raggiungimento dello stato emotivo desiderato.

    Senso di colpa e desiderio in psicoanalisi

    Il senso di colpa e il desiderio sono due concetti fondamentali nella psicoanalisi.

    Il senso di colpa è un sentimento che deriva da una convinzione inconscia del danno che si è causato a se stessi o ad altri. Può essere sperimentato in reazioni come rimorso, vergogna e autocondanna.

    Il desiderio, d’altra parte, è un sentimento che deriva da una profonda motivazione interna per la realizzazione di qualcosa di importante.

    Entrambi i concetti sono legati all’inconscio.

    Secondo Sigmund Freud, il senso di colpa può essere visto come un sintomo dell’infantile desiderio di trasgredire le regole imposte dai genitori o da altri adulti significativi.

    Questo può portare a sentimenti di rimorso e vergogna quando si provano azioni che vanno contro i propri valori morali. La vergogna può anche derivare dall’incapacità di raggiungere obiettivi importanti, come ad esempio la fama o l’amore.

    Un’altra teoria della psicoanalisi sulla relazione tra senso di colpa e desiderio sostiene che il senso di colpa sia spesso il risultato del desiderio represso o proibito. Quando un individuo sente di aver trasgredito le regole socialmente accettate o i propri valori morali, può provare rimorso e vergogna per le proprie azioni. Questo sentimento può essere così intenso da diventare paralizzante, rendendo difficile per l’individuo raggiungere le proprie aspirazioni o obiettivi personali.

    In generale, il senso di colpa e il desiderio sono strettamente collegati nel processo psicoanalitico.

    Il primo può nascere dalle frustrazioni rispetto al secondo: quando non si riescono a realizzare i propri desideri, si può sviluppare un profondo senso di colpa per la mancanza di successo.

    Allo stesso modo, il desiderio può essere limitato dal senso di colpa: la paura di deludere gli altri o di non riuscire a superare le aspettative può impedire all’individuo di seguire le proprie aspirazioni.

    In conclusione, il senso di colpa e il desiderio sono due concetti chiave nella psicoanalisi. Il senso di colpa proviene da una convinzione inconscia del danno che si è causato a se stessi o ad altri, mentre il desiderio è un sentimento motivante interno. Entrambi sono legati all’inconscio e possono influenzare la capacità di un individuo di raggiungere i propri obiettivi.

    Il ruolo del senso di colpa

    Il senso di colpa è una delle emozioni più complesse da comprendere. Ha una varietà di cause, motivazioni e possibili conseguenze che devono essere considerate per capirlo in modo più profondo. Può essere considerato un meccanismo di auto-protezione, poiché spinge le persone a riflettere sui loro comportamenti e a prendere decisioni più responsabili. In questo modo può anche avere un ruolo positivo nella vita delle persone.

    Tuttavia, può anche essere usato come strumento manipolativo per controllare le persone. Il senso di colpa può diventare un ostacolo alla crescita personale se usato come arma per punire gli altri o se diventa uno strumento di controllo e paura usato nelle relazioni.

    In conclusione, il ruolo del senso di colpa dipende da come viene utilizzato. Se viene usato come strumento di auto-miglioramento o come incentivo per prendere decisioni più responsabili, può avere effetti positivi sulla vita delle persone.

    Tuttavia, se viene usato come strumento per manipolare o punire gli altri o per auto-sabotarsi, allora il suo impatto potrebbe essere negativo.

    Senso di colpa e narcisismo perverso

    Il senso di colpa e il narcisismo perverso sono due condizioni che possono coesistere in una persona. Il senso di colpa è una sensazione di responsabilità o rimorso per aver fatto qualcosa di sbagliato.

    Il narcisismo perverso, d’altra parte, è un disturbo della personalità caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per se stessi, un desiderio di controllo e manipolazione degli altri, e l’ostentazione di sentimenti falsi o artificiali.

    Queste due condizioni possono essere collegate in diverse problematiche. Ad esempio, le persone che soffrono di narcisismo perverso tendono a cercare il riconoscimento sociale e hanno bisogno di sentirsi importanti agli occhi degli altri.

    A causa della loro bassa autostima, tendono a ricercare l’approvazione degli altri anche a scapito delle proprie convinzioni morali. Ciò può provocare sentimenti di colpa quando le persone si rendono conto che hanno scelto la strada sbagliata solo per ricevere l’approvazione degli altri.

    D’altra parte, persone con un forte senso di colpa possono sentirsi attratte da personalità narcisistiche più forti e dominate perché queste ultime sembrano offrire sollievo al senso di colpa facendogli sentire meno responsabili.

    In questa situazione, i due disturbi possono diventare più gravi se non vengono trattati adeguatamente. Perciò, chi soffre di queste due condizioni dovrebbe cercare l’aiuto professionale al fine di affrontarle in modo efficace.

    Senso di colpa: il ruolo nella dipendenza affettiva

    Il senso di colpa ha un ruolo importante nella dipendenza affettiva. Il dolore e l’insicurezza che il senso di colpa può portare nei rapporti possono generare una dipendenza emotiva che è difficile da superare.

    Il senso di colpa è costituito da emozioni negative come rimorso, vergogna e autocondanna, che si manifestano quando crediamo di aver commesso qualcosa di sbagliato o di non essere stati all’altezza delle aspettative altrui.

    Il senso di colpa potrebbe anche spingerci a cercare l’approvazione altrui per compensare la sensazione di inadeguatezza.

    Questo può portarci a cercare rassicurazione e approvazione da persone nella nostra vita, come partner, amici o familiari, in modo da sentirci più sicuri ed equilibrati. Tuttavia, questo può portare a una dipendenza emotiva, poiché possiamo diventare così dipendenti dai loro commenti positivi o negativi su chi siamo e cosa facciamo che iniziamo a contare su di essi per sentire bene con noi stessi.

    A volte il senso di colpa può anche portarci a cercare relazioni disfunzionali piuttosto che relazioni sane e salutari. Questo può essere dovuto al fatto che le persone con senso di colpa tendono ad accettare i comportamenti abusivi perché pensano che lo meritino. Inoltre, cercano rassicurazioni continue dai loro partner per alleviare le loro paure interne ed esterne.

    In definitiva, il senso di colpa è un’emozione complessa che può influenzare la nostra vita in molti modi. Può contribuire alla dipendenza emotiva attraverso il suo ruolo nel creare insicurezze e farci ricercare l’approvazione degli altri o portarci a cercare relazioni disfunzionali.

    Quindi, è importante riconoscere come il senso di colpa influenzi le nostre relazioni, in modo da poter prendere le misure necessarie per superarlo.

    Senso di colpa e psicopatologia

    Il senso di colpa è un sentimento comune e può essere una reazione sana ad azioni personali di cui non si è soddisfatti. Tuttavia, in alcuni casi, il senso di colpa può diventare persistente ed esagerato, portando allo sviluppo di una vera e propria psicopatologia. Il senso di colpa cronico può essere associato a depressione, ansia o anche disturbi da stress post-traumatico.

    I sintomi del senso di colpa eccessivo includono autoritarismo, mancanza di autostima, irritabilità o rabbia, isolamento sociale e difficoltà a prendere decisioni. Queste persone tendono anche a rivivere costantemente le loro azioni passate e sentirsi in colpa per qualsiasi cosa accada intorno a loro.

    Ci sono vari modi per affrontare il senso di colpa cronico.

    Innanzitutto è importante rendersi conto che il senso di colpa non è sempre giustificato: spesso i sentimenti negativi sono fondati su convinzioni irrealistiche o distorte della realtà.

    In secondo luogo, occorre imparare a gestire le proprie emozioni in modo più costruttivo: ad esempio, cercando di riconoscere i propri limiti umani oppure ragionando sull’azione che si sta valutando con obiettività.

    Infine, è importante imparare a chiedere supporto agli altri: parlare con qualcuno del proprio senso di colpa può avere un effetto lenitivo.

    Senso di colpa e psicoterapia psicoanalitica

    Il senso di colpa è un sentimento sgradevole che le persone possono provare in seguito a un’azione o a un pensiero. Può essere una forza motivante per alcune persone, ma può anche diventare così opprimente da influenzare negativamente la vita quotidiana.

    La psicoterapia psicoanalitica offre un modo efficace per affrontare il senso di colpa.

    La psicoterapia psicoanalitica utilizza tecniche quali l’interpretazione dei sogni, l’esplorazione dei ricordi e l’analisi delle relazioni tra le persone per aiutare le persone a comprendere meglio i loro sentimenti e il loro comportamento.

    In questo tipo di terapia, il terapeuta può aiutare la persona a identificare le radici del suo senso di colpa e offrire supporto emotivo durante il processo.

    Quando si tratta di affrontare il senso di colpa, la psicoterapia può essere utile in diversi modi. Innanzitutto, le persone possono imparare a riconoscere i propri sentimenti in modo più consapevole.

    La consapevolezza è importante perché può rendere più facile distinguere tra cose che sono effettivamente sbagliate e cose che sono solo percepite come sbagliate. Inoltre, la consapevolezza può contribuire a prevenire i sentimenti di colpa estremi e cronici.

    Inoltre, la psicoterapia psicoanalitica può essere utile nell’aiutare le persone a gestire i propri sentimenti di colpa in modo costruttivo.

    Ad esempio, invece di reprimerli o ignorarli, le persone possono usare tecniche come la riflessione e l’autoconsapevolezza per prendere decisioni più responsabili ed evitare situazioni che potrebbero portarli a sensazioni negative come il senso di colpa.

    Infine, la psicoterapia psicoanalitica può anche aiutare le persone ad accettare e comprendere meglio i loro limiti. In questo modo possono imparare a essere più pazienti con se stessi e a non sovraccaricarsi di responsabilità. Questo può contribuire a ridurre il senso di colpa nel lungo periodo.

    In sintesi, la psicoterapia psicoanalitica può offrire un modo efficace per affrontare il senso di colpa. Utilizzando tecniche come l’interpretazione dei sogni, l’esplorazione dei ricordi e l’analisi delle relazioni interpersonali, le persone possono identificare le radici del proprio senso di colpa, gestire in modo costruttivo i propri sentimenti e imparare ad accettare i propri limiti.

    Massimo Franco
    Massimo Franco
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