Quanto dura un attacco di panico

In questo articolo cerchiamo di approfondire l’evento dell’attacco di panico, partendo dal capire più nel dettaglio in cosa consista e quali siano i suoi sintomi, fino ad arrivare a vedere come gestire un attacco di panico e quale sia il ruolo della psicoterapia.
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    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Un attacco di panico può durare da pochi minuti a molti, anche fino a un’ora. Durante un attacco di panico, le persone possono avvertire una varietà di sintomi fisici e psicologici, come ansia intensa, palpitazioni cardiache, sudorazione, tremore e sensazione di soffocamento. Questi sintomi possono essere così intensi da sembrare realmente in pericolo o fuori controllo.

    In alcuni casi, gli attacchi di panico possono durare più a lungo a causa dell’ansia persistente che rimane dopo un episodio e può portare a ulteriori episodi nel tempo. Tuttavia, la maggior parte delle persone trova che gli attacchi di panico diminuiscono con l’età ed è possibile curarli con trattamenti adeguati.

    Gli attacchi di panico causano un’intensa paura dall’esordio improvviso, spesso senza alcun preavviso.

    Attacchi di panico: è il ripetersi di un’esperienza angosciante di intensa paura accompagnata da tachicardia, paura di morire e da un’ansia molto intensa. 

    Gli attacchi di panico, se ripetuti e frequenti ed in grado di determinare nella persona un eccesso di preoccupazione per attacchi futuri, (la paura della paura) sono l’espressione di un disturbo di panico

    Attacchi di panico psicologia psicodinamica

    Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di ansia e paura che si manifestano con sintomi fisici e psicologici, come palpitazioni, sudorazione, tremori, senso di soffocamento, vertigini, paura di morire o di impazzire.

    La psicologia psicodinamica interpreta gli attacchi di panico come il risultato di conflitti inconsci tra le pulsioni istintive e le difese psichiche che ne impediscono l’espressione. In altre parole, gli attacchi di panico sarebbero una forma di angoscia che emerge quando le difese si indeboliscono o vengono superate dalle pulsioni. Per esempio, una persona che ha subito un trauma infantile potrebbe avere attacchi di panico quando si trova in situazioni che richiamano il trauma o quando prova emozioni contrastanti.

    Il trattamento psicodinamico degli attacchi di panico mira a esplorare e risolvere i conflitti inconsci che li generano, attraverso la relazione terapeutica, la libera associazione, l’interpretazione dei sogni e dei transfert. La psicoterapia psicodinamica è una forma di psicoterapia che si basa sui principi della psicologia psicodinamica e che ha lo scopo di aiutare il paziente a comprendere meglio se stesso e le sue relazioni con gli altri.

    I vantaggi della psicoterapia psicodinamica sono: favorire la consapevolezza dei propri processi mentali, promuovere il cambiamento profondo e duraturo, migliorare la qualità della vita e il benessere psicologico, ridurre i sintomi degli attacchi di panico e prevenirne le recidive.

    Sintomi attacchi di panico: quali sono?

    Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di ansia, paura o terrore, che si manifestano con vari sintomi fisici e psicologici.

    Alcuni dei sintomi più comuni sono:

    • Palpitazioni, tachicardia o battito cardiaco irregolare
    • Sudorazione, brividi o vampate di calore
    • Tremori, sensazione di debolezza o svenimento
    • Sensazione di soffocamento, difficoltà a respirare o respiro affannoso
    • Dolore o oppressione al petto
    • Nausea, vomito, diarrea o crampi addominali
    • Vertigini, sensazione di instabilità o perdita di equilibrio
    • Parestesie, formicolii o intorpidimenti alle estremità
    • Sensazione di irrealtà, distacco da sé o dall’ambiente (derealizzazione o depersonalizzazione)
    • Paura di impazzire, perdere il controllo o morire

    Gli attacchi di panico possono durare da pochi minuti a mezz’ora e possono verificarsi in qualsiasi situazione, anche durante il sonno. Spesso non hanno una causa evidente o prevedibile, ma possono essere scatenati da fattori di stress, eventi traumatici, fobie specifiche o disturbi psichiatrici. Gli attacchi di panico possono compromettere la qualità della vita e provocare evitamento delle situazioni temute, isolamento sociale o depressione.

    Esempi di attacchi di panico sono:

    • Una persona che ha paura di volare in aereo e che durante il decollo avverte palpitazioni, sudorazione e sensazione di soffocamento.
    • Una persona che durante una riunione di lavoro si sente oppressa dal petto, ha difficoltà a respirare e pensa di avere un infarto.
    • Una persona che mentre fa la spesa in un supermercato affollato ha un improvviso senso di panico, vertigini e paura di svenire.

    Attacco di panico

    L’attacco di panico è un episodio durante il quale chi ne soffre, è – senza apparente motivo – preda di una paura-angoscia molto intensa. Il più delle volte gli attacchi di panico tendono a insorgere inaspettatamente, provocando un’intensa paura di impazzire, di perdere il controllo o di morire.

    Il panico invade il soggetto portandolo in uno stato di totale terrore, immobilizzandolo fino a farlo sentire in prossimità del baratro; vivere l’angosciante esperienza di trovarsi sul punto di morire.

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    Durante tali attacchi vi sono numerosi sintomi fisici che contribuiscono ad allarmare il soggetto che ne soffre, come ad esempio fatica a respirare – data da un senso di oppressione toracica – vertigini, tachicardia e dolore al petto. 

    Ad oggi il panico è un sintomo molto diffuso quanto pervasivo, che la maggior parte delle volte viene affrontato come un disturbo da eliminare farmacologicamente, piuttosto che cercare di comprenderne le ragioni che lo alimentano. 

    Tuttavia, se analizziamo questo fenomeno da una prospettiva prettamente psicoanalitica, il panico non è altro che uno dei modi con cui si manifesta l’angoscia. A sua volta l’angoscia è un segnale di pericolo per il soggetto.

    La fonte che alimenta il segnale del pericolo è nel mondo interiore, costituito da vissuti emotivi e da tutte quelle caratteristiche che determinano la “costruzione della realtà soggettiva”. In questo senso, ansia, attacchi di panico, angoscia, sono solo la punta dell’iceberg di un mondo emotivo sommerso

    Attacco di panico e diagnosi del dsm 5

    Gli attacchi di panico sono un disturbo psicologico caratterizzato da improvvisi episodi di paura intensa, accompagnati da sintomi fisici come palpitazioni cardiache, sudorazione e difficoltà respiratorie. Questi attacchi possono verificarsi in qualsiasi momento, anche durante il sonno, e possono durare da pochi minuti a diverse ore.

    Secondo il DSM-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali utilizzato dai professionisti della salute mentale, gli attacchi di panico rientrano nella categoria dei disturbi d’ansia. La diagnosi viene effettuata sulla base dei criteri stabiliti dal DSM-5, che includono la presenza di almeno quattro sintomi fisici o cognitivi durante l’attacco di panico.

    Tra i sintomi fisici più comuni ci sono la sudorazione eccessiva, i battiti cardiaci accelerati o irregolari, la sensazione di mancanza d’aria o soffocamento, il dolore toracico e la nausea. I sintomi cognitivi possono comprendere la paura di perdere il controllo o impazzire, la sensazione di irrealismo o estraneità rispetto a se stessi e all’ambiente circostante.

    La diagnosi di attacco di panico può essere difficile perché i sintomi possono essere simili a quelli di altre condizioni mediche, come problemi cardiaci o respiratori. Per questo motivo è importante rivolgersi a un professionista della salute mentale per una valutazione accurata.

    Il trattamento degli attacchi di panico può includere la psicoterapia, la terapia farmacologica o una combinazione delle due. 

    Attacco di panico e disturbo di panico: quali differenze?

    Il Disturbo di Panico (DP) e gli Attacchi di Panico (AP) sono due condizioni clinicamente simili ma con alcune differenze importanti.

    Il Disturbo di Panico è un disturbo d’ansia caratterizzato da periodi ricorrenti di paura intensa e sintomi fisici associati.

    Gli attacchi di panico, invece, sono episodi isolati di paura intensa e sintomi fisici, che possono essere ricorrenti o meno. Entrambe le condizioni vengono spesso accompagnate da disturbi dell’umore, come Depressione o Ansia .

    Gli attacchi di panico possono essere scatenati da specifiche situazioni o dall’esposizione a determinati stimoli ambientali (come un luogo chiuso o un odore). Possono anche verificarsi in assenza di qualsiasi stimolo ambientale.

    Attacchi di panico
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    Gli attacchi di panico non sono necessariamente associati a un disturbo mentale preesistente, come il Disturbo di Panico. Inoltre, gli attacchi di panico possono avere una durata più breve rispetto al disturbo di panico, anche se possono portare alla stessa ansia e preoccupazione.

    Il Disturbo di Panico, tuttavia, è una condizione più grave rispetto agli attacchi di panico.

    Si verifica in genere quando l’individuo sviluppa la convinzione che un attacco potrebbe accadere in qualsiasi momento e può causare preoccupazione persistente e pensieri intrusivi sulla possibilità che si verifichi.

    I sintomi del Disturbo di Panico includono ansia anticipatoria, alterazioni dello stile di vita significative dovute alla paura degli attacchi (es. evitamento delle situazioni sociali), così come sintomi fisici ricorrenti come palpitazioni cardiache e sudorazione.

    In conclusione, il Disturbo di Panico è un disturbo più grave rispetto agli Attacchi di Panico ed entrambi devono essere diagnosticati da un professionista della salute mentale per la gestione adeguata. Le principali differenze tra i due sono che il Disturbo di Panico è caratterizzato da preoccupazione anticipatoria eccessiva, mentre gli Attacchi di Panico sono episodi isolati di paura intensa

    Attacco di panico come si manifesta

    Un attacco di panico si manifesta in modi diversi da persona a persona. La reazione più comune è un’incontrollabile sensazione di paura o di terrore, seguita da una serie di sintomi fisici e mentali.

    I sintomi fisici possono includere palpitazioni cardiache, nausea, sudorazione, vertigini, brividi o tremori, respiro corto o soffocamento, dolore al petto e aumento della frequenza cardiaca.

    I sintomi mentali possono includere un senso di terrore incontrollabile e irrazionale, panico, confusione ed ansia intensa.

    Alcune persone anche provano sentimenti di disconnessione dal proprio corpo e dall’ambiente circostante. La maggior parte delle persone che soffrono di attacchi di panico vanno incontro a questi sintomi entro 10 minuti dall’inizio dell’attacco.

    Attacco di panico e attacco d’ansia: differenze

    Gli attacchi di panico e gli attacchi d’ansia possono manifestarsi in modo simile, ma ci sono alcune differenze tra loro.

    Un attacco di panico è una reazione intensa di paura o ansia che si sviluppa in fretta, generalmente entro 10 minuti o meno.

    Le persone che soffrono di attacchi di panico spesso hanno sensazioni di agitazione, a volte accompagnate da sintomi fisici come le vertigini, il sudore freddo, un battito cardiaco accelerato e una sensazione di soffocamento.

    depressione e atelofobia
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    Gli attacchi d’ansia, d’altra parte, durano più a lungo e possono durare da mezz’ora a diverse ore. Si sviluppano più lentamente rispetto agli attacchi di panico ed è più comune sentire ansia generale piuttosto che una sensazione di paura intensa.

    Gli attacchi d’ansia possono anche essere associati a sintomi fisici come la tensione muscolare, tachicardia, sudorazione o nausea.

    Inoltre, ci sono alcuni modelli diversi nel modo in cui si presentano gli attacchi di panico e gli attacchi d’ansia.

    Gli attacchi di panico possono verificarsi inspiegabilmente senza preavviso o essere scatenati da situazioni specifiche come un confronto con qualcuno o la presenza di animali domestici.

    Gli attacchi d’ansia spesso sono associati alla paura della realizzazione dell’eventualità che si teme, come parlare in pubblico o essere giudicati.

    In conclusione, gli attacchi di panico e gli attacchi d’ansia hanno delle somiglianze ma anche delle differenze significative tra loro.

    Mentre gli attacchi di panico si manifestano rapidamente con sintomi intensi ed è più comune che si presentino senza preavviso, gli attacchi d’ansia durano più a lungo e tendono ad essere scatenati da situazioni specifiche come il timore della realizzazione di ciò che si teme.

    Attacco di panico cause

    Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di paura intensa che possono manifestarsi con sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e tremori. Le cause degli attacchi di panico non sono ancora completamente comprese, ma ci sono diversi fattori che possono contribuire al loro sviluppo.

    Uno dei fattori principali è l’ansia, che può essere causata da una varietà di situazioni stressanti come il lavoro, le relazioni interpersonali o gli eventi traumatici del passato. L’ansia può anche essere causata da disturbi psicologici come la depressione o il disturbo ossessivo-compulsivo.

    Un altro fattore che può contribuire agli attacchi di panico è la predisposizione genetica. Alcune persone hanno una maggiore probabilità di sviluppare attacchi di panico a causa della loro ereditarietà.

    L’uso eccessivo di sostanze stimolanti come la caffeina e le droghe può anche aumentare il rischio di attacchi di panico. Queste sostanze possono aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, contribuendo all’insorgenza degli attacchi.

    Infine, alcuni problemi fisici come l’ipertiroidismo o l’ipoglicemia possono causare sintomi simili agli attacchi di panico, portando a un aumento dell’ansia e dello stress.

    In conclusione, gli attacchi di panico possono essere causati da una combinazione di fattori psicologici e fisici. Se si sospetta di avere un disturbo d’ansia o si soffre regolarmente di attacchi di panico, è importante parlare con un professionista della salute mentale per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

    Come inizia un attacco di panico? con quali sintomi si manifestano?

    Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di paura o ansia, associati a sintomi fisici come sudorazione, tremori, palpitazioni, nausea e sensazione di soffocamento. Questi sintomi possono manifestarsi senza alcun motivo apparente o in risposta a situazioni stressanti.

    Solitamente, un attacco di panico inizia con una sensazione di apprensione o paura intensa, spesso accompagnata da pensieri catastrofici riguardo alla propria salute, alla sicurezza personale o alla morte. Questa sensazione può aumentare rapidamente fino a diventare incontrollabile, portando alla manifestazione dei sintomi fisici sopracitati.

    attacco di panico

    Oltre ai sintomi fisici, gli attacchi di panico possono anche causare sintomi psicologici come la sensazione di perdere il controllo o impazzire.

    Alcune persone possono sperimentare anche la depersonalizzazione o la derealizzazione, ossia la sensazione di essere separati dal proprio corpo o dalla realtà circostante.

    È importante sottolineare che gli attacchi di panico non sono pericolosi e non causano danni fisici permanenti. Tuttavia, possono essere molto debilitanti e interferire significativamente nella vita quotidiana delle persone che ne soffrono.

    Attacco di panico sintomi

    I sintomi di un attacco di panico possono essere sia fisici che psicologici.

    I sintomi fisici di un attacco di panico possono includere palpitazioni, sudorazione, tremori, vertigini, nausea, difficoltà respiratorie e dolore al petto. I sintomi psicologici possono includere una sensazione di perdita di controllo, paura della morte o della follia, e una sensazione di distacco dalla realtà.

    Gli attacchi di panico possono essere causati da molti fattori diversi, tra cui lo stress, l’ansia, la depressione o l’utilizzo di droghe o alcol. In alcuni casi, gli attacchi di panico possono essere il risultato di una condizione medica sottostante come l’ipertiroidismo.

    Crisi di panico

    Le crisi di panico sono episodi improvvisi e intensi di paura o ansia, che possono durare da pochi minuti a diverse ore. Durante una crisi di panico, la persona può sperimentare sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e tremori, ma anche sintomi psicologici come paura di morire o impazzire.

    Le cause delle crisi di panico non sono del tutto chiare, ma sembrano essere legate a fattori biologici e psicologici. Alcune persone possono essere più predisposte a sviluppare crisi di panico a causa di una storia familiare di disturbi d’ansia o depressione, mentre altre possono svilupparle a seguito di eventi stressanti o traumi.

    Il trattamento delle crisi di panico può includere la psicoterapia, la terapia farmacologica e tecniche di rilassamento come la respirazione profonda e la meditazione. È importante cercare un aiuto professionale adeguato se si sperimentano crisi di panico frequenti o persistenti, in quanto possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita.

    Inoltre, esistono alcune strategie che possono aiutare a prevenire le crisi di panico o ridurne l’intensità. Queste includono evitare sostanze come caffeina e alcol, praticare regolarmente attività fisica e imparare tecniche per gestire lo stress come lo yoga o la mindfulness.

    In definitiva, le crisi di panico sono un disturbo comune ma trattabile. Con il giusto supporto e le giuste strategie, è possibile gestirle con successo e migliorare la propria qualità della vita.

    Crisi di panico sintomi

    Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di paura o ansia estrema, che possono durare da pochi minuti a diverse ore. Durante un attacco di panico, le persone possono sperimentare una serie di sintomi fisici e psicologici, tra cui palpitazioni, sudorazione eccessiva, tremori, difficoltà respiratorie, vertigini e sensazione di perdita di controllo.

    I sintomi delle crisi di panico possono essere molto spaventosi e difficili da gestire. Le persone che sperimentano questi episodi possono sentirsi come se stessero per morire o impazzire. In alcuni casi, gli attacchi di panico possono portare a fobia sociale o agorafobia.

    Per gestire gli attacchi di panico, è importante capirne i sintomi e cercare tecniche per prevenirli o ridurre la loro intensità. Alcune strategie utili includono la meditazione, l’esercizio fisico regolare.

    Se si sospetta di avere attacchi di panico o si sta cercando aiuto per affrontarli, è importante consultare un professionista della salute mentale. Un medico può prescrivere farmaci per aiutare a controllare i sintomi dell’ansia e fornire supporto emotivo durante il processo di guarigione.

    Infine, è importante ricordare che gli attacchi di panico sono comuni e curabili. Con l’aiuto giusto, le persone che ne soffrono possono imparare a gestirli e vivere una vita soddisfacente e felice.

    Disturbo di panico

    Il disturbo da panico consiste nella preoccupazione di avere altri attacchi di panico e/o nella modifica del comportamento per evitarli. 

    Le donne sono 2 volte più soggette rispetto agli uomini al disturbo di panico. Il disturbo da panico solitamente esordisce nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Il disturbo di panico viene trattato con psicoterapia e terapia farmacologica.

    Disturbo di panico e agorafobia

    Il Disturbo di Panico e l’Agorafobia possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona.

    Il Disturbo di Panico è caratterizzato da attacchi di panico ricorrenti, accompagnati da sintomi come agitazione, sudorazione, palpitazioni, dolori al petto, vertigini o paura di perdere il controllo o morire.

    L’agorafobia si riferisce alla paura degli spazi aperti o dei luoghi pubblici in cui fuggire o essere soccorso potrebbe essere difficile. Entrambi questi disturbi possono portare ad un’incapacità di condurre una vita normale. La terapia cognitivo-comportamentale è considerata il trattamento più efficace per entrambi i disturbi.

    Agorafobia e paura della folla: sintomi , cura e cause

    L’agorafobia è un disturbo d’ansia caratterizzato da una paura irragionevole e intensa di spazi aperti o di luoghi in cui sia difficile sfuggire o trovare aiuto in caso di emergenza.

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    La paura della folla può essere parte dell’agorafobia o presentarsi come disturbo autonomo. Questa condizione può portare all’evitamento sociale, al rifiuto di frequentare luoghi pubblici o affollati, fino all’incapacità di uscire da soli di casa.

    I sintomi più comuni di agorafobia e paura della folla sono ansia, tremori, sudorazione, battito cardiaco accelerato, vertigini, nausea e sensazione di soffocamento. Inoltre si possono presentare attacchi di panico con le caratteristiche sensazioni fisiche che lo accompagnano.

    Le cause dell’ agorafobia e della paura della folla non sono ancora ben chiare. Tuttavia alcuni fattori ambientali possono influenzare la comparsa del disturbo: eventi traumatici vissuti nell’infanzia, livelli elevati di stress, problemi relazionali con persone importanti e l’abuso di sostanze stupefacenti possono contribuire all’insorgenza del disturbo.

    Agorafobia sintomi  

    La gravità dell’agorafobia può notevolmente variare da persona a persona. Soggetti con forme lievi riescono a viaggiare per brevi distanze senza problemi, mentre con forme più gravi possono essere incapaci di uscire di casa.

    I sintomi dell’agorafobia possono essere classificati in tre tipi:

    • fisico;
    • cognitivo;
    • comportamentale.

    Agorafobia sintomi fisici

    Raramente vengono sperimentati disturbi fisici poiché, in genere, le persone evitano con cura le circostanze che possono provocare ansia. Tuttavia, quando si verificano assomigliano a quelli tipici di un attacco di panico. Possono infatti comprendere:

    • sensazione di caldo e sudore;
    • tachicardia;
    • dolore al petto;
    • tremore;
    • iperventilazione;
    • malessere;
    • difficoltà a deglutire; 
    • diarrea;
    • sensazione di svenimento;
    • vertigini;
    • ronzio nelle orecchie (acufene).

    Agorafobia sintomi cognitivi 

    I sintomi cognitivi consistono in pensieri o sentimenti che, a volte, possono accompagnarsi ai disturbi fisici. Tra questi troviamo la paura di:

    • perdere la salute mentale;
    • avere rossori e tremori in pubblico;
    • avere un attacco di panico davanti ad altre persone e apparire sciocchi o sentirsi in imbarazzo;
    • essere incapaci di fuggire da una situazione o luogo durante un attacco di panico;
    • essere in pericolo di vita; 
    • avere un infarto o non riuscire a respirare a causa di un attacco di panico;
    • perdere il controllo in pubblico;
    • attirare l’attenzione degli altri.

    Inoltre possono anche manifestarsi disturbi psicologici che non sono legati ad attacchi di panico, come ad esempio:

    • a paura di essere lasciati soli in casa;
    • la sensazione di non essere in grado di sopravvivere o agire senza l’aiuto degli altri;
    • una generale sensazione di timore o ansia. 

    Agorafobia sintomi comportamentali

    I sintomi di natura comportamentale includono:

    • non essere in grado di uscire di casa per lunghi periodi di tempo;
    • evitare situazioni che potrebbero portare ad attacchi di panico – ad esempio mezzi pubblico o luoghi affollati; 
    • uscire di casa solo accompagnati;
    • non poter stare lontano da casa.

    Agorafobia cause 

    Come abbiamo visto, l’agorafobia è un disturbo dove lo stimolo fobico è rappresentato dall’idea di essere privi di libertà spaziale attorno a sé o accerchiati.

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    In realtà le cause possono essere molteplici. Nella maggior parte dei casi questo disturbo sembra il risultato di un’esperienza traumatica sperimentata durante l’adolescenza o l’infanzia.

    Ad esempio se il naturale istinto di esplorare viene scoraggiato, ecco che si genera un blocco che tocca anche la percezione delle proprie possibilità e la percezione di sé. In età adulta questa reazione può essere ulteriormente enfatizzata da una bassa autostima.

    I fattori psicologici che aumentano il rischio di insorgenza dell’agorafobia includono:

    • eventi stressanti – ad esempio la perdita del lavoro, un divorzio, un lutto;
    • esperienze traumatiche nell’infanzia, come abusi sessuali o la morte di un genitore;
    • l’abuso di alcol o droghe;
    • malattie mentali, quali la bulimia, l’anoressia nervosa, la depressione;
    • relazioni infelici o rapporti in cui si è strettamente controllati dal partner.

    Agorafobia cura: la psicoterapia psicodinamica

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    L‘agorafobia può essere affrontata con diversi approcci. La scelta dipende molto dalla persona e dalla gravità del suo quadro clinico.

    Ad ogni modo gli interventi più efficaci comprendono la meditazione, le tecniche di rilassamento e la psicoterapia dinamica orientata al superamento della paura degli spazi aperti.

    Questi interventi hanno come obiettivo quello di indurre il soggetto a razionalizzare la propria paura, concentrandosi sulla possibilità di reagire ai pensieri che creano ansia e di affrontare le convinzioni negative associate a questo disturbo.

    Per la cura dell’agorafobia e dei disturbi di panico ad essa collegati, generalmente si con gradualità seguendo alcuni passaggi:

    1. informarsi sul disturbo, sui cambiamenti da poter apportare al proprio stile di vita e sulle tecniche di auto-aiuto da utilizzare per alleviare i sintomi;
    2. iscriversi a un programma di auto-aiuto guidato; 
    3. intraprendere cure più intensive – come la terapia psicodinamica – o valutare la possibilità di alleviare i sintomi con una cura farmacologica.

    Conoscere l’agorafobia e la sua associazione con gli attacchi di panico può aiutare a controllare meglio i sintomi. Per riportare le emozioni sotto controllo durante un attacco di panico, è possibile utilizzare diverse tecniche. Avere una maggiore fiducia nella propria capacità di riuscire a controllare le proprie emozioni può farci sentire più sicuri quando dobbiamo affrontare ambienti e/o situazioni che in precedenza avevano causato problemi.

    Con un certo impegno in un lavoro dinamicamente orientato, l’agorafobia si può risolvere grazie al recupero di capacità emotive che sono utili per affrontare le situazioni temute, sviluppando in questo modo delle strategie per affrontare le paure ed i conflitti emotivi in modo diverso, ma soprattutto rielaborando le rappresentazioni interne di sé.

    Attacchi di panico

    Gli attacchi di panico sono un disturbo d’ansia caratterizzato da episodi di paura intensa che si verificano in assenza di pericolo reale.

    Gli episodi possono durare da qualche minuto a diversi ore e causare sintomi come battito cardiaco rapido, tremori, sudorazione, vertigini e respiro affannoso.

    Gli attacchi di panico possono essere scatenati da situazioni specifiche o senza motivo apparente. Sebbene non siano pericolosi per la salute fisica, possono influire in modo significativo sulla vita quotidiana. Le persone che soffrono di attacchi di panico spesso evitano situazioni che potrebbero portare a un altro episodio.

    Attacchi di panico sintomi

    Come abbiamo già anticipato, l’attacco di panico può comparire improvvisamente, creando un forte senso di disagio, ansia e paura. A questa condizione si possono poi associare altri sintomi di tipo emotivo-cognitivo, quali ad esempio:

    • Paura di perdere il controllo;
    • Derealizzazione
    • Sensazione di irrealtà;
    • Depersonalizzazione;;
    • Paura di morire.

    Attacchi di panico sintomi fisici

    A questi tipo di sintomi possono anche associarsi sintomi somatici, come ad esempio:

    • Sensazione di fastidio e/o dolore al petto;
    • Vampate di calore oppure brividi;
    • Aumento della sudorazione;
    • Sensazione di soffocamento;
    • Tremori
    • Fiato corto;
    • Aumento della frequenza cardiaca e palpitazioni;
    • Dolore addominale e/o nausea
    • Intorpidimento o formicolio;
    • Vertigini, svenimento.

    Come possiamo notare, l’attacco di panico è un episodio di intensa angoscia che viene accompagnato da una complessa sintomatologia psicosensoriale e neurovegetativa, che tende a raggiungere il suo picco in pochi minuti.

    Una volta che l’attacco di panico si manifesta, questo tende a ripetersi facilmente e a diventare ricorrente, inducendo a quella che possiamo definire come una forma secondaria di ansia che anticipa il momento ad un possibile attacco successivo. 

    Attacchi di panico notturni

    L’attacco di panico può manifestarsi anche durante la notte, provocando un improvviso risveglio dal sonno caratterizzato da uno stato di profonda angoscia e accompagnato dagli stessi sintomi sopra descritti.

    Ciò che distingue gli attacchi di panico notturni da quelli che invece si presentano durante il giorno è il livello di vigilanza e di consapevolezza.

    Durante la notte il soggetto versa in una condizione in cui si abbassa il livello di vigilanza creando condizioni di una maggiore impotenza e fragilità. Tali condizioni favoriscono l’emergere di vissuti emotivi che tendono a prendere la forma di immagini oniriche e spesso si uniscono in sogni-incubi.

    Gli incubi notturni portano il soggetto ad improvvisi risvegli notturni, associati a terrore, angoscia, paura per un attacco cardiaco o altre potenziali sensazioni di minacce di morte.
    È comunque da sottolineare come la quantità e la tipologia dei sintomi che accompagnano l’attacco di panico possono variare da persona a persona.

    Attacchi di panico: cosa fare?

    Gestire un attacco di panico non è mai semplice. Ci sono però alcune tecniche che possono facilitare questa operazione. Per cui, quando si presentano attacchi di panico, come gestirli? 

    La prima cosa da fare è quella di individuare un posto il meno affollato possibile. Se invece si è in un luogo chiuso, un consiglio potrebbe essere quello di uscire all’aperto e cercare un posto più tranquillo.

    Un altro consiglio è quello di praticare degli esercizi di respirazione. Controllare o gestire i cicli di respirazione aiuta infatti a ridurre i livelli di ansia e attacchi di panico.

    Lo yoga ed in particolare la tecnica di respirazione diaframmatica, possono costituire validi esercizi per stimolare un rapporto di maggiore familiarità e fiducia con il proprio corpo.

    Gli attacchi di panico, tendono ad indurre vissuti di paura e diffidenza verso il proprio corpo, percepito come qualcosa di pericoloso e di cui non si è più nelle condizioni di “governare”.

    Può essere utile anche condividere con le persone più vicine il proprio vissuto emotivo, ed imparare a chiedere loro un aiuto in caso di bisogno. L’importante è cercare di non sentirsi sotto giudizio o in imbarazzo. Questo passaggio è fondamentale perché il senso di vergogna non fa altro che aumentare i livelli di ansia, quindi di conseguenza le possibilità che si verifichi un ulteriore attacco di panico.

    Psicoterapia negli attacchi di panico

    Recensioni Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Chi soffre di attacchi di panico e di tutti quei sintomi che rientrano all’interno dei disturbi d’ansia può trovare supporto nell’aiuto di un professionista e, in particolare, nel percorso di psicoterapia.

    La psicoterapia negli attacchi di panico è un valido strumento per poter affrontare questa tipologia di disturbi in una prospettiva a lungo termine che non si limita ad arginarli nel momento in cui si manifestano.

    In che modo?

    Grazie alla psicoterapia è possibile lavorare sulla cause profonde che sono rappresentate da nodi conflittuali non adeguatamente sciolti, forze contrapposte tra loro che lottano l’una contro l’altra per ottenere la vittoria.

    Il modo in cui vengono a formarsi tali nodi conflittuali è unico per ogni soggetto e per tale ragione, ogni percorso terapeutico è unico ed irripetibile. È necessario accogliere attraverso un “sapiente ascolto” il racconto del soggetto all’interno di una relazione terapeutica emotivamente significativa ed empatica.

    L’attacco di panico come sintomo di un conflitto

    L’ascolto sapiente del terapeuta, deve poter individuare frammenti tra ciò che è sotteso nel discorso, ciò che passa in modo inconsapevole ed inosservato alla consapevolezza e soprattutto, a ciò che è “negato” come appartenente a sé.

    conflitto interiore
    Dr. Massimo Franco psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    A volte si “desidera” cambiare, cambiare partner, lavoro, direzione della propria vita. Questo richiede che il proprio desiderare possa essere accolto ed ascoltato, incanalato lungo le vie della sua “realizzazione”.

    Ma, la via del “desiderio” di ogni essere umano, la sua “realizzazione” appagante e soddisfacente, quasi mai percorre una via lineare e prevedibile. Il desiderio “spiazza” e “sorprende”, come la natura spiazzante di un attacco di panico. 

    Da un punto di vista psicoanalitico, i sintomi degli attacchi di panico hanno origine da conflitti e fantasie a livello inconscio. Non solo, ma durante l’attacco di panico viene interrotta quella necessaria connessione tra mente e corpo.

    È proprio l’elaborazione psicoanalitica dei vissuti fonte di angoscia che può aiutare a ristabilire quel legame che è stato spezzato, consentendo quindi la crescita mentale del paziente e la remissione del sintomo.

    A differenza di altri trattamenti, infatti, la Psicoterapia psicoanalitica ha lo scopo di avvicinarsi il più possibile alla comprensione delle cause profonde del disturbo.

    Massimo Franco
    Massimo Franco
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