Compulsivo definizione. Disturbo Ossessivo Compulsivo: cos’è, cause, sintomi e cura

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    Il DOC – disturbo ossessivo compulsivo – indica un disturbo psichiatrico che si caratterizza della presenza di compulsioni e ossessioni. In precedenza il DOC era inserito nel capitolo dei disturbi d’ansia, ma dopo l’aggiornamento del 2013 del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5), questo disturbo è stato inserito in una nuova categoria che comprende anche il disturbo da dismorfismo corporeo, il disturbo da escoriazione, il disturbo da accumulo e la tricotillomania.

    In questo approfondimento andremo a vedere quali sono i sintomi e le cause del disturbo ossessivo compulsivo, ponendo una particolare attenzione all’approccio terapeutico psicodinamico

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    Disturbo ossessivo compulsivo: cos’è

    Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato, come suggerisce il nome stesso, dalla presenza di compulsioni e/o ossessioni.

    Una compulsione può essere definita come un forte impulso a fare continuamente qualcosa, nonostante non lo si ritenga necessario o non si desideri farla. Spesso una compulsione viene compiuta per alleviare un’ossessione o l’ansia. Ad esempio, nel caso in cui si sia ossessionati dai germi è possibile che si presenti la compulsione di lavarsi le mani molte volte al giorno, anche se in realtà non sono sporche.

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Le ossessioni invece sono pensieri difficili da togliere dalla testa. Possono riguardare idee, immagini, preoccupazioni o impulsi a fare qualcosa.

    Solitamente avere un’ossessione provoca disagio e ansia, e la persona si trova costretta a ripetere l’atto compulsivo proprio perché tende a ridurre l’ansia stessa.

    Il risultato che ne deriva è però quello di instaurare il circolo vizioso ossessione-ansia-compulsione.

    Gli episodi di compulsioni e ossessioni tendono a compromettere in modo significativo anche il normale funzionamento lavorativo e sociale del soggetto. Il disturbo ossessivo-compulsivo colpisce dal 2 al 3% delle persone nell’arco della propria vita e indipendentemente dal sesso. Il disturbo può presentarsi durante l’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta. Generalmente i primi sintomi si manifestano molto precocemente e nella maggior parte dei casi prima dei 25 anni.

    Disturbo ossessivo compulsivo: sintomi

    I sintomi del DOC possono essere anche molto diversi, ma solitamente nella pratica se ne distinguono alcune tipologie. 

    Per quanto riguarda le compulsioni, ecco qualche esempio di quelle più comuni:

    • contare;
    • disporre le cose in un certo ordine;
    • pulire o lavare continuamente – anche se già pulito; 
    • controllare le cose, come ad esempio controllare ripetutamente se la porta è chiusa a chiave;
    • ripetere formule.
    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Solitamente una compulsione deve essere eseguita ogni volta esattamente nello stesso modo e spesso viene ripetuta un certo numero di volte.

    Alcune compulsioni sono personali – come l’azione di contare – mentre altre possono essere notate dagli altri – come l’aprire o il chiudere ripetutamente una porta. 

    Tra le ossessioni più comuni si annoverano:

    • preoccupazione inerenti importanti azioni di sicurezza, come ad esempio lo spegnere i fornelli;
    • preoccupazione di contrarre infezioni – un esempio è il toccare le maniglie delle porte;
    • timore che le proprie cose non siano in ordine, ad esempio oggetti che non sono disposti in modo uniforme sul tavolo. 

    Alcuni esempi di pensieri ossessivi sono: “Ci sono dei germi sulle mie mani” oppure “Ho dimenticato di chiudere la manopola del gas”.

    Il soggetto può provare a controllare o ignorare le proprie ossessioni, ma se non ci riesce può diventare ancora più ansioso.

    Ad ogni modo i sintomi del disturbo ossessivo compulsivo sono caratterizzati da:

    • frequenza, ripetitività e persistenza dell’attività ossessiva;
    • la sensazione che questa attività sia compulsiva e imposta.

    Disturbo ossessivo compulsivo: cause

    Secondo la teoria biochimica, i sintomi del DOC sono correlati ad una disregolazione di alcuni sistemi di neurotrasmettitori, in particolare del sistema serotoninergico, che comporterebbe una diminuzione della serotonina in determinate aree cerebrali.

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    In particolare questa ipotesi è avvalorata dal fatto che i sintomi ossessivo compulsivi tendono a migliorare con la somministrazione di farmaci Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina – SSRI. 

    In generale, le persone che hanno parenti con questo disturbo sono maggiormente soggette al rischio di sviluppare la malattia, anche se la maggior parte delle persone in realtà non ha una storia familiare simile.

    In questi casi il clima familiare è solitamente caratterizzato da distacco e/o blocco delle espressioni emotive. In queste famiglie si predilige il piano verbale, formale e logico.

    E’ presente anche una particolare attenzione alle regole formali, un’accentuazione del senso di responsabilità e un incoraggiamento all’impegno e alla pulizia. Generalmente le relazioni sociali in queste famiglie sono scarse e quelle esistenti sono vissute in modo molto formale.

    DOC e Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità: qual è la differenza?

    Secondo il DSM-5, il disturbo ossessivo compulsivo di personalità si caratterizza sulla base di alcuni specifici tratti di personalità:

    • preoccupazione per i dettagli; 
    • perfezionismo;
    • eccessiva devozione per lavoro e produttività; 
    • estrema coscienziosità; 
    • difficoltà a delegare compiti; 
    • difficoltà a gettare oggetti inutili; 
    • avarizia; 
    • testardaggine;
    • rigidità.

    In particolare il disturbo ossessivo compulsivo di personalità può presentarsi con il disturbo ossessivo compulsivo, ma i due disturbi non si sovrappongono in alcun modo. Sostanzialmente i due disturbi si differenziano per il fatto che nel disturbo ossessivo compulsivo di personalità possono essere assenti compulsioni e ossessioni – che come abbiamo visto sono tipiche del DOC.

    Inoltre il disturbo di personalità è vissuto dal soggetto in modo egosintonico, ovvero chi ne è affetto difficilmente prova disagio nei confronti delle proprie caratteristiche di personalità, che vengono invece considerate come altamente adattive.

    Nel disturbo ossessivo compulsivo il soggetto è invece tormentato dai sintomi che desidera eliminare.

    Compulsivo definizione

    Il termine compulsivo si riferisce ad un comportamento ripetitivo che una persona è incapace di controllare, causando un forte impulso a compierlo. Questo comportamento può essere fisico o mentale e può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica dell’individuo.

    Le persone con disturbi compulsivi spesso provano ansia o stress quando cercano di resistere all’impulso di compiere l’azione.

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Ad esempio, una persona con compulsione per la pulizia potrebbe sentirsi costantemente sporca e l’unica maniera per alleviare questa sensazione è quella di pulire costantemente la casa.

    Questo comportamento può diventare così intenso da impedire alla persona di svolgere normali attività quotidiane.

    Ci sono diversi tipi di disturbi compulsivi, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), la dipendenza da sostanze o il gioco d’azzardo patologico.

    Il DOC è caratterizzato da pensieri ripetitivi ed ossessivi che provocano ansia e stress, mentre le compulsioni sono azioni ripetitive atte a ridurre l’ansia.

    La dipendenza da sostanze, come l’alcol o le droghe, è considerata una forma di comportamento compulsivo in cui la persona non riesce a controllare l’uso della sostanza, nonostante i danni che essa possa causare alla salute fisica e mentale.

    Il gioco d’azzardo patologico è un altro esempio di comportamento compulsivo in cui la persona non riesce a controllare l’impulso di giocare d’azzardo, anche quando ciò porta alla perdita di denaro o alla distruzione delle relazioni sociali.

    In generale, i disturbi compulsivi possono essere trattati con la psicoterapia, farmaci o una combinazione di entrambi. Tuttavia, il primo passo per affrontare un comportamento compulsivo è quello di riconoscere il problema e cercare aiuto professionale. Con il supporto giusto, molte persone sono in grado di superare i loro comportamenti compulsivi e vivere una vita più sana e felice.

    Cosa vuol dire essere una persona compulsiva

    Essere una persona compulsiva significa agire in modo ripetitivo e ossessivo, spesso in maniera irrazionale e senza controllo. Questo comportamento può riguardare diversi aspetti della vita, dalla pulizia dell’ambiente circostante alla cura del proprio corpo, dalla gestione del tempo alla pianificazione delle attività quotidiane.

    Le persone compulsive hanno una forte tendenza a ripetere le stesse azioni più volte, spesso senza una vera e propria necessità.

    Ad esempio, possono lavarsi le mani decine di volte al giorno, controllare continuamente se hanno chiuso la porta o spento il gas, oppure fissare un orario preciso per ogni attività che svolgono.

    Il comportamento compulsivo può essere causato da vari fattori, tra cui l’ansia, lo stress e la depressione. In alcuni casi, la persona ha sviluppato questa tendenza a causa di traumi o esperienze negative vissute in passato.

    Essere compulsivi può causare molti problemi nella vita quotidiana, sia per chi soffre di questo disturbo che per le persone intorno. Infatti, i comportamenti ossessivi possono diventare fonte di tensione e conflitti nelle relazioni interpersonali.

    Inoltre, la compulsione può impedire alla persona di svolgere normalmente le attività quotidiane, interferendo con la sua capacità di lavorare o studiare efficacemente.

    Per affrontare il problema della compulsione è importante rivolgersi ad uno psicologo, psicoterapeuta o ad uno psichiatra specializzato in disturbi ossessivo-compulsivi. 


    In generale, è importante non sottovalutare il problema della compulsione, cercando supporto professionale per affrontarlo nel modo migliore possibile.

    Che cosa sono le compulsioni

    Le compulsioni sono comportamenti o attività che vengono ripetuti in modo ripetitivo e continuo, spesso senza un apparente motivo o necessità. Questi comportamenti possono essere fisici, come lavarsi le mani molte volte al giorno, controllare e verificare continuamente le porte o i fornelli della cucina, oppure possono essere mentali, come ripetere sempre gli stessi pensieri ossessivi.

    Le compulsioni sono spesso associate al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), ma possono manifestarsi anche in altre condizioni psicologiche come l’ansia generalizzata, il disturbo da attacchi di panico o la depressione.

    Le compulsioni possono causare notevoli disagi nella vita quotidiana delle persone che ne soffrono, influenzando negativamente la loro capacità di lavorare, studiare o socializzare.

    Le persone affette da compulsioni spesso cercano di nascondere i loro comportamenti per paura di essere giudicate o fraintese.

    Tuttavia, è importante ricordare che le compulsioni sono una condizione medica e non una scelta consapevole o un difetto di carattere.

    La psicoterapia  è uno dei trattamenti più efficaci per il disturbo ossessivo-compulsivo e può aiutare a ridurre i sintomi delle compulsioni.

    Inoltre, l’uso di farmaci può anche essere utile nel trattamento delle compulsioni. Tuttavia, è importante consultare sempre un medico prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco.

    Cosa sono le compulsioni mentali?

    Le compulsioni mentali sono una forma di disturbo ossessivo-compulsivo, caratterizzata da pensieri ripetitivi e ossessivi che provocano ansia e stress. Questi pensieri possono riguardare qualsiasi aspetto della vita quotidiana, come la pulizia, il controllo, la simmetria o la sicurezza.

    Le compulsioni mentali si manifestano attraverso comportamenti ripetitivi, come il lavaggio delle mani, il controllo dei gesti o l’organizzazione degli oggetti. Questi comportamenti servono a ridurre l’ansia causata dai pensieri ossessivi, ma alla lunga peggiorano la situazione perché rafforzano la credenza che solo svolgendo determinate azioni si possa evitare un pericolo immaginario.

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Le compulsioni mentali possono interferire pesantemente con la vita quotidiana della persona affetta, limitando le attività lavorative e sociali. Inoltre, possono causare stress e tensione nelle relazioni interpersonali.

    Il trattamento delle compulsioni mentali prevede una combinazione di psicoterapia e farmaci. 

    I farmaci possono essere utilizzati per ridurre l’ansia e migliorare l’umore della persona affetta. 

    In conclusione, le compulsioni mentali sono una forma di disturbo ossessivo-compulsivo che può causare ansia e stress significativi. Il trattamento prevede una combinazione di psicoterapia e farmaci, che aiutano a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita della persona affetta.

    Che cos’è un disturbo compulsivo

    Un disturbo compulsivo è un tipo di disturbo mentale caratterizzato da comportamenti ripetitivi e irrazionali. Questi comportamenti, noti come compulsioni, sono spesso accompagnati da pensieri ossessivi che possono causare al paziente ansia e angoscia.

    Il disturbo compulsivo può manifestarsi in molti modi diversi.

    Ad esempio, alcune persone possono sentirsi obbligate a controllare ripetutamente se hanno chiuso la porta di casa o spento il fornello, mentre altre possono essere costrette a fare sempre le stesse cose nello stesso ordine ogni giorno.

    Altre ancora possono essere ossessionate dal pulire o dal lavarsi le mani.

    Sebbene il disturbo compulsivo sia spesso associato alla pulizia e all’ordine, in realtà può manifestarsi in qualsiasi comportamento ripetitivo e irrazionale. Ad esempio, alcune persone possono sentire l’impulso di contare oggetti o parole, oppure di toccare determinati oggetti in un certo modo.

    Il disturbo compulsivo è una malattia cronica che può avere un impatto significativo sulla vita della persona affetta. Le persone con questo disturbo spesso si sentono incapaci di controllare i loro pensieri e comportamenti compulsivi, il che può portare a sentimenti di vergogna e isolamento.

    Tuttavia, esistono trattamenti efficaci per il disturbo compulsivo. La psicoterapia è uno dei trattamenti più comuni per questa malattia. 
    In alcuni casi, i farmaci possono anche essere utili nel trattamento del disturbo compulsivo. 


    In sintesi, il disturbo compulsivo è un disturbo mentale grave che può avere un impatto significativo sulla vita delle persone che lo vivono.

    Tuttavia, ci sono trattamenti efficaci disponibili e le persone con questo disturbo non dovrebbero sentirsi sole o senza speranza.

    Con l’aiuto di professionisti della salute mentale qualificati e di supporto dai propri cari, molte persone con disturbi compulsivi possono gestire la loro malattia e vivere una vita soddisfacente.

    Disturbo ossessivo compulsivo doc

    Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è una patologia psichiatrica caratterizzata dalla presenza di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi che interferiscono con la vita quotidiana della persona.

    I sintomi principali del DOC sono le ossessioni, ovvero pensieri ricorrenti e intrusivi che provocano ansia e stress, e le compulsioni, ovvero comportamenti ripetitivi che la persona esegue per alleviare l’ansia causata dalle ossessioni.

    Le ossessioni possono riguardare diverse tematiche, ad esempio la pulizia e l’igiene personale, la simmetria e l’ordine, la paura di contaminarsi o di ferirsi o di ferire gli altri. Le compulsioni invece possono includere attività come il lavaggio delle mani, il controllo ripetuto delle porte o degli oggetti, la ripetizione di parole o frasi specifiche.

    Il DOC può avere un impatto significativo sulla vita della persona che ne soffre, influenzando negativamente il lavoro, lo studio e le relazioni sociali. Inoltre, può anche portare a depressione e isolamento sociale.

    Tuttavia, è importante sottolineare che il disturbo ossessivo-compulsivo è trattabile con successo attraverso terapie psicologiche come la psicoterapia  e farmaci specifici.


    Per concludere, il disturbo ossessivo-compulsivo è una patologia seria che può avere un impatto significativo sulla vita della persona che ne soffre. Tuttavia, con la diagnosi precoce e l’intervento terapeutico adeguato, è possibile gestirlo efficacemente e migliorare la qualità della vita del paziente.

    Disturbo ossessivo compulsivo da controllo

    Il disturbo ossessivo compulsivo da controllo, o DOC da controllo, è una patologia che colpisce molte persone e che causa un forte senso di ansia e preoccupazione per il controllo delle proprie azioni e pensieri.

    Le persone affette da questo disturbo tendono ad avere pensieri intrusivi e persistenti riguardo alla sicurezza, alla pulizia o alla precisione delle loro azioni quotidiane. Questi pensieri possono portare a comportamenti compulsivi, come controllare più volte le serrature delle porte o lavarsi le mani ripetutamente.

    Il DOC da controllo può influire negativamente sulla vita quotidiana della persona, causando stress e interferendo con il lavoro, la scuola e le relazioni interpersonali.

    Spesso le persone affette dal DOC da controllo cercano di nascondere i loro comportamenti compulsivi per evitare il giudizio degli altri, ma questo può portare a un aumento dell’ansia e della depressione.

    La psicoterapia  è spesso utilizzata per trattare il DOC da controllo.

    In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per aiutare a ridurre l’ansia associata al DOC da controllo. Tuttavia, questi farmaci devono essere prescritti solo da un medico specialista e utilizzati solo come parte di un piano di trattamento completo.

    In conclusione, il disturbo ossessivo compulsivo da controllo è una patologia che può causare un forte impatto sulla vita quotidiana della persona. Tuttavia, esistono opzioni di trattamento efficaci disponibili per aiutare le persone a gestire i loro comportamenti compulsivi e migliorare la loro qualità di vita.

    Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione

    Il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione è una patologia che si caratterizza per l’insistente preoccupazione di essere contaminati da germi, batteri o sostanze nocive. Chi ne soffre vive in uno stato di costante ansia e paura, spesso limitando le proprie attività quotidiane per evitare il contatto con oggetti o persone che ritengono potenzialmente pericolosi.

    Le manifestazioni del disturbo possono variare da individuo a individuo, ma in genere si verificano comportamenti ossessivi come il continuo lavaggio delle mani, l’utilizzo ripetitivo di disinfettanti e la pulizia eccessiva degli oggetti a cui si entra in contatto.

    Questi comportamenti compulsivi non sono scelti dalla persona, ma sono dettati dall’ansia e dalla paura di essere contaminati.

    Il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita della persona che ne soffre, limitando le relazioni sociali e rendendo difficile lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Inoltre, può creare difficoltà anche nelle relazioni familiari e lavorative.

    La terapia per il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione è la psicoterapia e in alcuni casi potrebbe essere utile anche l’impiego di farmaci.

    È importante notare che il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione non è una semplice mania per la pulizia o un comportamento eccentrico, ma una patologia che richiede un adeguato supporto terapeutico per migliorare la qualità della vita della persona che ne soffre.

    Disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria

    Il disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria è una forma di DOC che si manifesta attraverso l’ossessione per l’ordine e la simmetria. Chi soffre di questo disturbo prova una forte ansia se le cose non sono perfettamente allineate o organizzate in modo preciso.

    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Ad esempio, potrebbe sentirsi costretto a controllare più volte che le porte siano chiuse correttamente o che gli oggetti siano allineati sul tavolo.

    Questo tipo di DOC può interferire notevolmente con la vita quotidiana della persona, poiché le ossessioni possono richiedere molte ore al giorno per essere soddisfatte.

    Inoltre, la persona può evitare situazioni che potrebbero causare ansia o stress, come ad esempio uscire di casa o incontrare nuove persone.

    Come molti altri tipi di DOC, il disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria può essere trattato con la  psicoterapia e farmaci. 

    È importante sottolineare che il disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria non è una questione di pigrizia o mancanza di autodisciplina. Si tratta invece di un disturbo mentale che richiede trattamenti appropriati per aiutare la persona a gestire i suoi sintomi e migliorare la qualità della vita.

    Con il giusto supporto e la giusta cura, molte persone che soffrono di questo disturbo possono ottenere una significativa riduzione dei sintomi e migliorare la loro capacità di funzionare nella vita quotidiana.

    Disturbo ossessivo compulsivo da superstizione eccessiva

    Il disturbo ossessivo compulsivo da superstizione eccessiva è una condizione psicologica che si manifesta attraverso la presenza di pensieri ossessivi legati alla superstizione. Questi pensieri possono portare a comportamenti compulsivi che cercano di evitare eventi negativi.

    Le persone affette da questo disturbo possono essere ossessionate da credenze comuni, come ad esempio l’idea che camminare sotto una scala porta sfortuna o che rompere uno specchio porti sette anni di sfortuna.

    Queste credenze possono diventare così forti da influenzare ogni decisione quotidiana, portando a comportamenti ritualistici come evitare determinati numeri o colori.

    Il disturbo può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone coinvolte. Può influenzare la loro capacità di lavorare, studiare e socializzare con gli altri.

    Le persone colpite dal disturbo possono sentirsi isolate e ansiose a causa dei loro comportamenti compulsivi.

    La psicoterapia può essere un trattamento efficace per il disturbo ossessivo-compulsivo da superstizione eccessiva. 

    La terapia farmacologica può anche essere utilizzata per trattare il disturbo ossessivo-compulsivo da superstizione eccessiva. 


    In sintesi, il disturbo ossessivo-compulsivo da superstizione eccessiva è una condizione psicologica che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone colpite. Tuttavia, la psicoterapia e la terapia farmacologica possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone.

    Ossessioni relative a pensieri tabù ossessioni aggressive , sessuali , religiose

    Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), noto anche come disturbo compulsivo, è una patologia psichiatrica che si manifesta attraverso l’insorgenza di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi.

    In particolare, i pazienti affetti da DOC possono sviluppare ossessioni relative a pensieri tabù, come la violenza o la sessualità, che li portano a compiere azioni ripetitive ed estenuanti per cercare di ridurre l’ansia associata.

    Le ossessioni aggressive sono tra le più comuni nel DOC e riguardano spesso la paura di ferire qualcuno o di causare danni involontariamente.

    Queste ossessioni possono portare il paziente a evitare determinate situazioni o comportamenti per non rischiare di fare del male ad altri, oppure a compiere rituali compulsivi per cercare di controllare questi pensieri.

    Le ossessioni sessuali sono un’altra forma comune di DOC e riguardano la paura di commettere atti sessuali inappropriati o violenti. I pazienti affetti da questo tipo di disturbo possono avere pensieri intrusivi e ripetitivi su oggetti o situazioni sessuali tabù, che li portano ad evitare determinati ambienti o situazioni sociali.

    Anche le ossessioni religiose sono una forma comune di DOC e riguardano la paura di peccato o di essere giudicati da Dio. I pazienti con questo tipo di disturbo possono avere pensieri intrusivi sulla propria religione o su oggetti sacri, che li portano ad evitare determinati comportamenti o a compiere rituali compulsivi per cercare di placare la propria ansia.

    In generale, il DOC è un disturbo che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Tuttavia, esistono diverse opzioni di trattamento disponibili, tra cui la psicoterapia e l’assunzione di farmaci.

    È importante che i pazienti affetti da DOC ricevano una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato per ridurre il rischio di complicanze a lungo termine.

    Ossessivo compulsivo

    L’ossessivo compulsivo è una patologia psichiatrica che si manifesta attraverso pensieri, azioni o immagini ossessive e ripetitive che possono portare a un grave disagio nella vita quotidiana.

    Queste ossessioni sono spesso associate a compulsioni, ovvero comportamenti ritualizzati che il paziente compie per cercare di alleviare l’ansia causata dalle ossessioni.

    I sintomi dell’ossessivo compulsivo possono variare notevolmente da persona a persona, ma in generale si manifestano attraverso una serie di comportamenti ripetitivi e rituali.

    Ad esempio, una persona con ossessioni legate all’igiene può trascorrere ore a lavare le mani o a pulire la casa, mentre un’altra persona può essere costretta a controllare ripetutamente se ha chiuso la porta o spento il gas.

    La diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo viene effettuata sulla base dei sintomi del paziente e delle sue esperienze personali. Il trattamento dell’ossessivo compulsivo prevede spesso una combinazione di farmaci e psicoterapia. 

    Sebbene l’ossessivo compulsivo possa essere estremamente debilitante, ci sono molte cose che le persone affette da questa patologia possono fare per aiutarsi.

    Ad esempio, alcune persone trovano utile tenere un diario delle loro ossessioni e compulsioni per capire meglio i loro schemi di pensiero e comportamento. Altre persone preferiscono praticare tecniche di rilassamento come il yoga o la meditazione per ridurre lo stress e l’ansia.

    In definitiva, l’ossessivo compulsivo è una patologia psichiatrica che può essere molto difficile da gestire, ma ci sono molti modi per aiutare le persone affette a gestirne i sintomi. Se pensi di avere un disturbo ossessivo compulsivo, è importante cercare aiuto da un professionista qualificato per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

    Come si chiama la malattia di chi compra sempre?

    La malattia di chi compra sempre è conosciuta come shopping compulsivo o oniomania. Si tratta di un disturbo del controllo degli impulsi, che porta le persone affette a spendere soldi in modo eccessivo e incontrollato, anche quando non ne hanno bisogno o non possono permetterselo.

    Il shopping compulsivo può avere conseguenze gravi sulla vita delle persone, causando problemi finanziari, relazionali e psicologici. Spesso chi ne soffre prova una sensazione di piacere o gratificazione nel momento dell’acquisto, ma poi si sente in colpa, ansioso o deprimo.

    La diagnosi della oniomania viene fatta sulla base dei sintomi riportati dalla persona e dell’analisi del suo comportamento di acquisto.

    Tra i sintomi più comuni ci sono la perdita di controllo sugli acquisti, la difficoltà a resistere alla tentazione di comprare, la sensazione di benessere durante lo shopping e la negazione dei problemi legati al debito.

    Il trattamento della oniomania prevede l’utilizzo di psicoterapia e trattamento farmacologico. 

    In conclusione, la oniomania è una malattia che colpisce molte persone e che può avere gravi conseguenze sulla loro vita. È importante riconoscere i sintomi e cercare aiuto medico per affrontare il problema in modo adeguato. Con il giusto trattamento, è possibile controllare gli impulsi d’acquisto e migliorare la qualità della propria vita.

    Che cos’è lo shopping compulsivo?

    Lo shopping compulsivo è un comportamento che spesso viene sottovalutato, ma che può avere conseguenze negative sulla vita di chi ne è affetto. Si tratta di una forma di dipendenza, simile a quella legata all’alcol o alle droghe, che spinge la persona a fare acquisti in modo compulsivo e incontrollato.

    Le cause dello shopping compulsivo possono essere molteplici: si può trattare di una risposta a situazioni di stress o di ansia, oppure di un modo per compensare sentimenti di vuoto o insoddisfazione. In alcuni casi, lo shopping compulsivo può anche essere legato a problemi psicologici più gravi, come la depressione o il disturbo bipolare.

    Le conseguenze del comportamento compulsivo sono molteplici e possono riguardare diverse aree della vita.

    Dal punto di vista economico, lo shopping compulsivo può portare alla perdita del controllo delle finanze personali e all’accumulo di debiti.

    Dal punto di vista relazionale, invece, questo comportamento può causare tensioni con i familiari e i partner, oltre che alla perdita del senso critico nei confronti degli acquisti effettuati.

    Per superare lo shopping compulsivo è importante rivolgersi ad uno specialista in grado di individuare le cause scatenanti del comportamento e proporre un percorso terapeutico personalizzato. In alcuni casi, può essere necessario intervenire anche sul piano farmacologico per controllare l’ansia o la depressione.

    In ogni caso, l’importante è non sottovalutare il problema ed evitare di nascondersi dietro gli acquisti per non affrontare le difficoltà della vita. Solo così sarà possibile superare il comportamento compulsivo e tornare a vivere con maggiore serenità e consapevolezza.

    Come si chiama la mania dell’ordine?

    La mania dell’ordine è una condizione che può manifestarsi in diverse forme, come il perfezionismo, l’ossessione per la pulizia o la necessità di organizzare ogni aspetto della propria vita.

    Questa patologia viene anche chiamata disturbo compulsivo o ossessivo-compulsivo.

    In particolare, la mania dell’ordine si riferisce alla necessità incontrollabile di mantenere tutto in ordine e sotto controllo. Le persone che ne soffrono possono passare ore a sistemare gli oggetti, i documenti o i vestiti, oppure a disinfettare ogni superficie della casa. In alcuni casi estremi, possono addirittura evitare di uscire di casa per paura di contaminarsi con germi o batteri.

    La mania dell’ordine può interferire significativamente con la vita quotidiana delle persone coinvolte.

    Infatti, il tempo e l’energia che vengono impiegati per mantenere tutto ordinato e pulito possono impedire loro di svolgere attività importanti come il lavoro o le relazioni sociali.

    Inoltre, questa patologia può causare stress e ansia, sia per chi ne soffre direttamente che per le persone a cui è vicino.

    Per trattare la mania dell’ordine è importante rivolgersi a uno psicologo, psicoterapeuta o a uno psichiatra specializzato in disturbi ossessivo-compulsivi. 


    In generale, è importante ricordare che la mania dell’ordine non è un tratto di personalità o un difetto morale, ma una patologia che può essere curata e gestita con successo. Inoltre, è importante evitare di giudicare o ridicolizzare le persone che ne soffrono, ma piuttosto cercare di comprenderle e sostenerle nel loro processo di guarigione.

    Psicoterapia per disturbo ossessivo compulsivo: l’approccio psicodinamico

    Per affrontare alla radice la causa delle ossessioni è necessario partire da un’ipotesi causale delle ossessioni. Proprio per questo motivo solo le psicoterapie che si basano su una teoria psicodinamica delle ossessioni possono affrontarle a partire dalla causa.

    Altri tipi di terapia – come quella cognitivo-comportamentale – si prefiggono infatti soltanto l’obiettivo della gestione delle ossessioni – quello che in gergo tecnico viene definito depotenziamento – perché non possiedono una teoria sul loro sviluppo o comunque comunicano al soggetto una teoria neurologica – ovvero qualcosa nel cervello non funziona – che rappresenta soltanto un’ipotesi utile a tranquillizzare il paziente stesso senza in realtà affrontare il problema.

    La teoria psicoanalitica sconfessa questa ipotesi, sostenendo che le ossessioni abbiano un senso e uno sviluppo analizzabile e ricostruibile – e questo non è possibile se si pensa che la causa sia di natura organica.

    In questo senso è possibile affrontare e curare l’ossessione senza accontentarsi di gestirla. Quando si porta alla luce ciò che genera e alimenta il pensiero ossessivo, questo tende a sciogliersi perché non ha più motivo di esistere.

    Rendere conscio l’inconscio permette infatti al soggetto di poter direttamente affrontare  ciò che realmente teme, liberandolo da sintomi come le ossessioni.

    Queste ultime hanno infatti la funzione di proteggere i contenuti inconsci di una persona: quando questo scopo viene meno, viene meno anche la funzione del sintomo e quindi l’ossessione stessa. 

    Massimo Franco
    Massimo Franco
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