Lo psicologo si occupa principalmente di fornire sostegno, consulenza e diagnosi mentre lo psicoterapeuta lavora sulla patologia, ovvero sul sintomo specifico
Lo psicologo è un professionista sanitario, è un esperto di Psicologia che ha completato il proprio percorso formativo laureandosi in Psicologia, svolgendo un anno di tirocinio, superando l’Esame di Stato per l’abilitazione professionale e iscrivendosi alla sezione A dell’Albo professionale, ai sensi dell’art. 7 della Legge 18 febbraio 1989, n. 56.
Psicologo Ancona. Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta
Il Dr. Massimo Franco è uno psicologo e psicoterapeuta con sede ad Ancona che offre servizi di consulenza online. Grazie alla sua vasta esperienza nel campo della psicologia, il dottor Franco è in grado di offrire supporto a coloro che cercano aiuto per risolvere problemi emotivi ed esistenziali.
Il suo approccio empatico e attento alle esigenze dei pazienti lo ha reso un professionista molto apprezzato nel settore della salute mentale.
La sua consulenza online consente a chiunque di usufruire dei suoi servizi comodamente da casa propria.
La consulenza online offerta dal dottor Franco è estremamente flessibile, adattabile alle esigenze di ogni paziente.
Grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali, egli è in grado di fornire un supporto immediato e personalizzato, garantendo la massima privacy e riservatezza.
Il Dr. Franco si occupa di una vasta gamma di disturbi psicologici, tra cui ansia, depressione, stress post-traumatico, dipendenze comportamentali e problemi relazionali.
Attraverso la sua consulenza online, il Dr. Franco aiuta i pazienti a comprendere le cause dei loro problemi e a trovare soluzioni efficaci per superarli.
Se stai cercando un professionista che ti possa aiutare a risolvere i tuoi problemi emotivi ed esistenziali, non esitare a contattare il Dr. Massimo Franco. Grazie alla sua esperienza e alla sua professionalità, potrai superare i tuoi problemi con la massima efficacia e serenità.
Psicologo Psicoterapeuta
Per svolgere l’attività di PSICOTERAPIA, lo Psicologo deve diplomarsi presso una Scuola di Specializzazione Universitaria oppure presso una Scuola di Specializzazione Privata riconosciuta dal Ministero competente (la cui durata è di almeno quattro anni).
Gli Psicologi-Psicoterapeuti possono svolgere attività di Psicoterapia individuale, di coppia, familiare e di gruppo.
Lo Psicoterapeuta è uno Psicologo o un Medico abilitato anche a svolgere attività di Psicoterapia.
Lo Psicologo-Psicoterapeuta non prescrive farmaci, ma utilizza come strumenti la relazione, l’ascolto e la parola. Esistono differenti approcci in Psicoterapia, da cui derivano alcune differenze nelle modalità di intervento.
Psicologo cosa fa
Lo psicologo iscritto all’albo professionale è abilitato a svolgere le seguenti attività:
- Prevenzione
- Diagnosi
- Sostegno psicologico
- Interventi di abilitazione-riabilitazione
- Interventi per la promozione della salute e benessere
Psicologo cosa non può fare:
Lo Psicologo non può condurre Psicoterapie (a meno che non sia anche specializzato in Psicoterapia) e non può prescrivere psicofarmaci.
Altre professionisti sanitari: Psichiatra, Neuropsichiatra Infantile e Neurologo
Lo Psichiatra, il Neuropsichiatra Infantile ed il Neurologo, sono professionisti sanitari che si hanno conseguito la laurea in medicina e si sono successivamente specializzati nelle loro aree di competenza.
Psichiatra
Lo Psichiatra è un medico che ha conseguito la specializzazione in psichiatria dopo essersi laureato in medicina. si occupa di quella branca della medicina che ha per oggetto la diagnosi, la
Neuropsichiatra infantile
Il Neuropsichiatra infantile cura le patologie d’organo del sistema nervoso (convulsioni infantili, epilessia, ecc.) e i disagi mentali dei bambini e degli adolescenti fino ai 16-18 anni.
Neurologo
Il Neurologo ha una formazione specificamente rivolta alla diagnosi, alla cura e alla prevenzione delle malattie del Sistema Nervoso Centrale e Periferico (traumi, ictus, tumori, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, sclerosi multipla, epilessia, malattie ereditarie e congenite, neuropatie periferiche, malattie muscolari, ecc.).
Come si forma uno psicologo
Per diventare Psicologo è necessario:
- una laurea di cinque anni in Psicologia presso un’università italiana,
- un tirocinio della durata di un anno, effettuato con la supervisione di un tutor iscritto all’Ordine e
- il superamento dell’Esame di Stato, che consente l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi (Albo sezione A) e l’accesso alla professione.
- Lo Psicologo, come richiesto dal Codice Deontologico, aggiorna continuamente la propria formazione ed utilizza soltanto le tecniche e le conoscenze per le quali ha ottenuto adeguata formazione.
Cos’è e a cosa serve l’ordine degli Psicologi
Può esercitare la professione di Psicologo e definirsi “Psicologo” solo chi è iscritto all’Ordine degli Psicologi.
Nell’Albo degli Psicologi è indicata anche l’eventuale specializzazione in Psicoterapia di ogni singolo Psicologo.
L’Ordine degli Psicologi tutela gli interessi del cliente e promuove la qualità del lavoro del professionista anche attraverso l’applicazione del Codice Deontologico (che stabilisce le regole che tutti gli Psicologi sono tenuti a rispettare per una buona pratica); inoltre cura la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo in cui sono iscritti tutti gli Psicologi italiani.
L’Ordine degli Psicologi è anche a disposizione dell’utenza per la segnalazione di casi di abuso della professione di Psicologo e di casi di ipotesi di violazione del Codice Deontologico da parte del professionista psicologo.
Chi è e come si diventa psicologo e Psicoterapeuta
Lo Psicologo- Psicoterapeuta è un professionista che, dopo l’abilitazione alla professione di psicologo, si specializza in psicoterapia attraverso una formazione post-universitaria di almeno 4 anni. L’iscrizione all’elenco degli psicoterapeuti del proprio ordine regionale ne autorizza l’esercizio alla professione.
La Legge 56/89 regola l’esercizio dell’attività psicoterapeutica, con l’art. 3:
“L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica.
Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica.”
Il titolo di psicoterapeuta può essere conseguito anche dai laureati in medicina (previa specializzazione presso una scuola di psicoterapia) o dai medici psichiatri.
Lo PSICOTERAPEUTA è in grado di offrire tutte le prestazioni dello Psicologo e, tramite la sua formazione specialistica, può intervenire, con specifiche tecniche e in particolari condizioni di contesto terapeutico, su disturbi psichici anche intensi e cronici.
Inoltre ha adeguata formazione per il trattamento dei disturbi della personalità.
Chi può rivolgersi ad uno Psicoterapeuta
Si possono rivolgere allo Psicoterapeuta persone che:
- vogliono prevenire e migliorare la propria condizione di benessere psico-fisico attraverso percorsi psicoterapeutici finalizzati alla crescita personale
- soffrono di qualunque forma di disturbo psicologico come:
- Ansia e disturbi d’ansia
- Attacchi di panico
- Depressione
- Difficoltà relazionali-affettive-lavorative
- Disturbi di personalità-Disturbo narcisistico– disturbo bipolare-Disturbo borderline–Disturbo Ossessivo Compulsivo–Il disturbo paranoide di personalità–Ansia–Agorafobia–Fobia sociale–Dipendenze comportamentali–Dipendenza affettiva
Lo Psicoterapeuta può collaborare con lo psichiatra per gli aspetti psicologici, conducendo terapie di sostegno e psicoterapie nel supporto e nel trattamento di disturbi psichiatrici gravi come ad esempio le psicosi.
La Psicoterapia è un valido aiuto per l’elaborazione di eventuali traumi psicologici e per il superamento degli ostacoli che impediscono la normale espressione della maturità psicologica, bloccando la crescita dell’individuo.
Generalmente il percorso psicoterapeutico riveste un’importanza fondamentale nella ristrutturazione di se stessi. La relazione terapeuta-paziente, forse l’elemento più importante per la scelta dello psicoterapeuta, si associa alle modalità di svolgimento del trattamento come la durata, la frequenza degli incontri, la riservatezza dei contenuti condivisi.
Alla persona-paziente è richiesto:
- un’adeguata motivazione
- serietà
- costanza
- impegno
- investimento di tempo
Alcuni errati luoghi comuni sulla funzione dello psicologo:
- “Lo Psicologo prescrive psicofarmaci”.
Lo psicologo ed anche lo psicoterapeuta non possono prescrivere psicofarmaci. La Psicoterapia è lo strumento attraverso il quale lo psicoterapeuta applica il suo metodo in relazionale alla sua formazione specifica e alla sua esperienza clinica.
“Lo Psicologo fa il lavaggio del cervello”.
- Un timore diffuso che si fonda su antiche dinamiche emotive, induce a credere erroneamente che lo psicologo ha il potere di influenzare fino al punto di fare il cosiddetto lavaggio del cervello. Nessun essere umano ha il potere di mettere nell’Altro qualcosa dall’esterno. Si può solo stimolare e non creare “qualcosa” che vive nel mondo interiore e nell’oscurità. Il come e le finalità, riguardano aspetti etici e deontologici.
Il ruolo dello Psicologo consiste nel portare alla luce della coscienza le vere intenzioni e il sano modo di pensare del paziente, che momentaneamente può essere confuso e in conflitto con parti di sé che non conosce. Lo Psicologo aiuta a sentire e a pensare su ciò che sente, a incontrare parti del proprio Sé, quello che davvero il paziente ha a cuore, le sue passioni e i suoi desideri.
“Psicologo e l’uso del lettino”.
- Solitamente sono gli Psicoanalisti ortodossi ad usare il lettino nel proprio studio. Una psicoterapia ad orientamento analitico si differenzia da una psicoanalisi intesa in modo ortodosso, non solo per l’assenza del lettino ma anche e soprattutto per il numero delle sedute settimanali o frequenza.
- Sono la relazione tra terapeuta-paziente, l’investimento emotivo, la gestione della relazione psicoterapeuta, l’esperienza del terapeuta ad avere maggiore valore ed importanza. Il lettino ha lo scopo di indurre nel paziente-analizzando uno stato di rilassamento psico-fisico, di concentrarsi sull’ascolto di ciò che la mente suggerisce, le sue associazioni,il tutto favorito anche dalla mancanza dello sguardo dello psicoterapeuta.
“Lo psicologo è un mago ed ha poteri magici.
- Lo Psicologo non ha poteri sovrannaturali che gli permettono di penetrare nel mondo interiore o nella mente di un’altra persona,comprendendo tutto su di lui.
Il processo di conoscenza è un percorso che si fa in due, da posizioni e prospettive diverse, all’interno di una relazione emotivamente significativa.. Lo Psicologo non ha la bacchetta magica, anzi il suo lavoro è molto faticoso e richiede una lunga preparazione e formazione personale.
“rivolgersi allo Psicologo vuol dire essere matti”.
- Ci vuole coraggio, umiltà e forza per riconoscere di avere delle difficoltà e richiedere aiuto.Tutto ciò è espressione di una mente sana e non “matta”.
- Il matto è colui che non sa di essere matto e non è in grado di poterlo riconoscere.
- Purtroppo nella nostra cultura spesso si è spinti a credere che una persona forte è colui che è in grado di farcela sempre e comunque, che non chiede aiuto a nessuno e che deve poggiare esclusivamente sulle proprie forze e non ci si deve affidare a nessuno
Affidarsi è saper scegliere a chi affidare aspetti preziosi di Sè, ma questo è un problema diverso!
Disturbi psichici
I disturbi psichici sono condizioni che alterano il modo in cui una persona pensa, si sente e si comporta. Le persone con disturbi psichici possono avere difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane e ad adattarsi all’ambiente circostante.
Depressione reattiva
La depressione reattiva è una condizione psicologica che si verifica come reazione a un evento stressante o traumatico. Si tratta di una forma di depressione situazionale, che può manifestarsi in risposta a problemi personali, familiari o lavorativi. Nonostante la sua natura reattiva, la depressione può essere molto debilitante e richiedere trattamento professionale.
I sintomi della depressione reattiva possono includere tristezza persistente, perdita di interesse per le attività quotidiane, affaticamento, difficoltà di concentrazione e problemi di sonno. La gravità dei sintomi può variare da persona a persona e dipendere dalla gravità dell’evento scatenante. In alcuni casi, la depressione reattiva può portare a pensieri suicidi.
Il trattamento della depressione reattiva può includere la psicoterapia, farmaci o una combinazione dei due. La psicoterapia analitica o psicodinamica aiuta i pazienti ad esplorare ed individuare le dinamiche inconsce che alimentano il sintomo ed il disagio. I farmaci possono aiutare a ridurre i sintomi della depressione e a migliorare il benessere generale del paziente.
È importante sottolineare che la depressione reattiva non è un segno di debolezza o mancanza di volontà. È una condizione psicologica che richiede attenzione e cura professionale. I pazienti con depressione reattiva devono essere incoraggiati a cercare aiuto e supporto da amici, familiari o professionisti della salute mentale.
Infine, è importante prendersi cura della propria salute mentale attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato. Ciò include mangiare cibi nutrienti, fare esercizio fisico regolarmente e dormire abbastanza ore ogni notte.
Anche il mantenimento di relazioni sociali positive e l’impegno in attività piacevoli possono aiutare a prevenire la comparsa della depressione reattiva o ad alleviare i sintomi se si verifica.
Depressione maggiore
La depressione maggiore è un disturbo dell’umore che può manifestarsi in diverse forme e intensità. Si tratta di una patologia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, indipendentemente dall’età, dal genere o dalla posizione sociale.
I sintomi possono variare da persona a persona, ma solitamente includono tristezza persistente, perdita di interesse per le attività quotidiane, sensazione di vuoto interiore, difficoltà a concentrarsi e a prendere decisioni, disturbi del sonno e dell’appetito.
La causa della depressione maggiore non è ancora stata completamente compresa dalla comunità scientifica, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali.
Tra i fattori biologici più importanti figurano le alterazioni chimiche nel cervello (in particolare la riduzione dei livelli di serotonina e noradrenalina), mentre tra quelli psicologici spiccano il trauma infantile, la bassa autostima e lo stress cronico.
Gli eventi della vita come la perdita del lavoro, la fine di una relazione o la morte di una persona cara possono anche scatenare un episodio depressivo.
La diagnosi della depressione maggiore viene effettuata da un professionista sanitario sulla base dei sintomi riportati dal paziente e delle valutazioni effettuate attraverso test psicometrici. Una volta diagnosticata, la depressione maggiore può essere trattata con una combinazione di farmaci e psicoterapia . La psicoterapia analitica o psicodinamica è una delle opzioni terapeutiche più efficaci.
Infine, è importante ricordare che la prevenzione della depressione maggiore può essere fondamentale per evitare l’insorgenza della malattia. Alcuni suggerimenti utili includono mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e sufficiente attività fisica, evitare il consumo di alcol e droghe, cercare di gestire lo stress in modo efficace e cercare supporto psicologico se necessario.
Depressione post-partum
La depressione post-partum è una condizione che può colpire molte donne dopo la nascita del loro bambino. Si tratta di un disturbo dell’umore che può avere effetti significativi sulla salute mentale e fisica della madre, ma anche sul benessere del neonato e della famiglia nel suo insieme.
I sintomi della depressione post-partum possono variare da persona a persona, ma spesso includono tristezza persistente, ansia, pensieri negativi, difficoltà a dormire o a concentrarsi e perdita di interesse per le attività quotidiane.
In alcuni casi, la depressione post-partum può essere così grave da richiedere un trattamento medico immediato.
Gli esperti concordano sul fatto che la depressione post-partum può essere causata da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali. Tra i fattori di rischio comuni ci sono la storia familiare di depressione o altri disturbi dell’umore, il basso supporto sociale, lo stress finanziario o lavorativo e le difficoltà nell’allattamento al seno.
È importante riconoscere i segni e i sintomi della depressione post-partum il prima possibile per poter intervenire tempestivamente e prevenire il peggioramento dei sintomi. Ci sono molti trattamenti disponibili per la depressione post-partum, tra cui la psicoterapia analitica o psicodinamica, la terapia farmacologica e il supporto psicologico.
Se si sospetta di soffrire di depressione post-partum o se si conosce qualcuno che ne sta lottando, è importante cercare aiuto professionale immediato. Parlando con un medico o uno psicologo esperto in questo tipo di disturbo è possibile ottenere un corretto diagnosi e un trattamento adeguato per riprendere il controllo della propria salute mentale e godersi pienamente l’esperienza della maternità.
Disturbo Bipolare dell’umore
Il disturbo bipolare dell’umore è una condizione psichiatrica caratterizzata da oscillazioni estreme dell’umore. Le persone con questa patologia possono sperimentare periodi di euforia e iperattività (fase maniacale), alternati a periodi di depressione profonda (fase depressiva). Queste fasi possono durare settimane o mesi e possono influenzare notevolmente la qualità della vita del paziente.
La causa esatta del disturbo bipolare non è ancora nota, ma si crede che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, ambientali e neurochimici. Le persone con un parente di primo grado affetto da disturbo bipolare hanno maggiori probabilità di svilupparlo. Inoltre, lo stress, i cambiamenti nel ritmo circadiano e l’uso di droghe illegali possono scatenare o peggiorare i sintomi della malattia.
Tra i sintomi della fase maniacale ci sono l’aumento dell’energia, il pensiero accelerato, la grandiosità delle idee, la distrazione e l’irritabilità. Nella fase depressiva invece si manifestano tristezza, ansia, disinteresse per le attività solitamente piacevoli, stanchezza e perdita di appetito.
La diagnosi del disturbo bipolare viene fatta sulla base dei sintomi riferiti dal paziente e di un esame psichiatrico completo.
Il trattamento del disturbo bipolare dipende dalla gravità dei sintomi e dalle preferenze del paziente. I farmaci stabilizzatori dell’umore sono spesso utilizzati per prevenire le ricadute e controllare i sintomi maniacali o depressivi. La psicoterapia può anche essere utile per aiutare il paziente a gestire meglio la malattia.
Sebbene il disturbo bipolare possa essere una patologia difficile da gestire, molte persone con questa condizione conducono una vita normale grazie a un trattamento adeguato e alla gestione efficace dello stress quotidiano.
È importante che i pazienti con disturbo bipolare ricevano un supporto adeguato dalla famiglia e dagli amici per aiutarli a superare le difficoltà legate alla malattia. Inoltre, è fondamentale evitare l’abuso di sostanze stupefacenti o alcoliche in quanto possono peggiorare i sintomi del disturbo bipolare.
Ansia e disturbi d’ansia
L’ansia è una reazione emotiva naturale che può manifestarsi in risposta a situazioni stressanti come un colloquio di lavoro o un esame. Tuttavia, quando l’ansia diventa eccessiva e interferisce con le attività quotidiane, può diventare un disturbo d’ansia.
I disturbi d’ansia sono una categoria di disturbi mentali caratterizzati da sintomi come preoccupazione persistente, tensione muscolare, sudorazione e palpitazioni cardiache. Alcune forme comuni di disturbi d’ansia includono il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo post-traumatico da stress.
La causa esatta dei disturbi d’ansia non è ancora nota, ma si ritiene che sia dovuta a una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali. I trattamenti per i disturbi d’ansia possono includere psicoterapia, farmaci e tecniche di gestione dello stress.
È importante riconoscere i sintomi dell’ansia e dei disturbi d’ansia per poter cercare aiuto professionale tempestivamente. Ignorare i sintomi o cercare di gestire l’ansia da soli può peggiorare la situazione e portare a complicazioni come depressione e dipendenza da sostanze.
Se si soffre di ansia o si sospetta di avere un disturbo d’ansia, è importante parlare con un professionista della salute mentale per ricevere una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Con l’aiuto adeguato, la maggior parte delle persone con disturbi d’ansia può ottenere sollievo dai sintomi e migliorare la qualità della propria vita.
Disturbo d’ansia generalizzato
Il disturbo d’ansia generalizzato è una patologia caratterizzata da un’ansia eccessiva e pervasiva che si manifesta in molte situazioni diverse. I sintomi possono includere preoccupazioni costanti, tensione muscolare, irritabilità, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Questo disturbo può causare un notevole impatto sulla qualità della vita della persona che ne soffre.
Il disturbo d’ansia generalizzato può essere causato da molti fattori diversi, tra cui la genetica, l’ambiente e lo stile di vita. Alcune persone possono sviluppare questa patologia a seguito di eventi stressanti o traumatici, mentre altre possono essere predisposte geneticamente a questo tipo di disturbo. Alcuni fattori di rischio includono anche l’uso di droghe o alcolici.
La diagnosi del disturbo d’ansia generalizzato viene effettuata attraverso una valutazione clinica, che include la raccolta di informazioni sui sintomi, la storia medica e familiare della persona e l’esclusione di altre patologie psichiatriche o fisiche che potrebbero causare sintomi simili.
Una volta diagnosticato il disturbo d’ansia generalizzato, il trattamento può includere terapia psicologica, farmaci ansiolitici o una combinazione delle due.
La terapia psicologica per il disturbo d’ansia generalizzato si concentra sulle strategie per gestire l’ansia e ridurre i sintomi associati. Ciò può includere tecniche di rilassamento muscolare progressivo, esercizi di respirazione profonda, tecniche di meditazione. La psicoterapia analitica o psicodinamica è una delle psicoterapie più efficaci nel trattare le cause profonde di tale disagio.
Disturbo ossessivo-compulsivo
Il disturbo ossessivo-compulsivo, noto anche come DOC, è un disturbo mentale caratterizzato dalla presenza di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi. Queste ossessioni e compulsioni possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana della persona affetta dal disturbo, causando ansia, stress e difficoltà nel mantenere relazioni interpersonali.
Le cause del disturbo ossessivo-compulsivo non sono ancora del tutto comprese, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, biologici e ambientali. Alcune persone possono essere più suscettibili allo sviluppo del DOC a causa di un evento traumatico o stressante nella loro vita.
I sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo possono variare da persona a persona, ma comunemente includono la presenza di pensieri o immagini intrusive che causano ansia o disagio. Le compulsioni sono spesso comportamenti ripetitivi che la persona sente il bisogno di eseguire per ridurre l’ansia associata alle ossessioni.
Il trattamento per il disturbo ossessivo-compulsivo può includere la psicoterapia o farmacoterapia. La psicoterapia analitica o psicodinamica è spesso utilizzata e risulta essere un trattamento efficace per il disturbo ossessivo-compulsivo. I farmaci possono anche essere utilizzati per ridurre i sintomi del DOC.
È importante notare che il disturbo ossessivo-compulsivo è una malattia mentale grave che richiede un trattamento adeguato per migliorare la qualità della vita delle persone colpite dal disturbo.
Se si sospetta di avere il DOC o se si conosce qualcuno che ne soffre, è importante cercare assistenza medica professionale per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
Con il giusto sostegno e cura, molte persone affette dal DOC possono gestire efficacemente i loro sintomi e godere di una vita piena e soddisfacente.